Analisi fondamentale: storia e prospettive di un’azienda (parte prima)

Cosa si domanda un investitore prima di decidere se acquistare o meno un certo numero di titoli? Ovviamente cerca di capire quanto convenga investire in quella determinata impresa, per cui si chiede: di che società si tratta? Come opera? In che mercato? Contro quali concorrenti? Con che prospettive? Bene, questi sono gli interrogativi risolti dall’analisi fondamentale: essa esamina bilanci, informazioni societarie e analisi di mercato, intervista clienti, fornitori e anche il management. Inizieremo oggi una breve rassegna della letteratura sull’analisi fondamentale e analizzeremo il significato dei termini che sentiamo più spesso, nei prossimi articoli analizzeremo il significato dei più importanti indici. Ecco alcuni termini che spesso sentiamo menzionare, ma di cui molti non ne conoscono il preciso significato:


Patrimonio netto: la somma delle “attività” di un’azienda dedotta delle “passività” verso terzi: si tratta dei crediti ai quali sono stati sottratti debiti, quello che rimane da questa sottrazione è il patrimonio netto, ovvero il capitale sociale, gli utili e le riserve.

Utile operativo: la differenza tra ricavi e costi attinenti alla gestione vera e propria dell’azienda, per esempio: l’azienda è un’impresa commerciale che vende computer? Si sottrarranno dai ricavi delle vendite tutti i costi di acquisto delle macchine, i fitti del locale..ma non si considerano per esempio gli apporti, positivi o negativi, degli interessi e quelli straordinari e non ripetibili: utili da cessioni, operazioni finanziarie, premi..

Utile lordo: la somma dell’utile operativo e dei proventi finanziari e straordinari (per esempio interessi sui prestiti concessi o premi). E’ la base su cui si applica l’imposizione fiscale.

Utile netto: l’utile al netto dell’imposizione fiscale.

Cash flow: la somma dell’utile netto e degli ammortamenti. Indica le variazioni intervenute, in un determinato periodo, nella liquidità di un’azienda per effetto della gestione. Se il cash flow è positivo indica che ci sono risorse liquide (ovvero immediatamente spendibili, denaro che si ha attualmente non crediti futuri!) e l’impresa potrà decidere di utilizzarle per esempio per sostituire macchinari usurati o per effettuare nuovi investimenti.

Utile netto per azione (earning per share, EPS): il rapporto tra l’utile netto dell’azienda e il numero delle azioni ordinarie. E’ l’utile di competenza per ciascuna azione, ovvero quanto spetta ad ogni azionista.

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