Assicurazioni: nel 2008 scende del 7% la raccolta premi. Per l’Ania niente allarmismi, il sistema è solido

 Il mercato italiano delle assicurazioni ha subito una brusca frenata nel corso del 2008. Lo comunica l’Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, che ha registrato un calo nella raccolta premi pari a circa il 7%. In base alle stime dell’Ania le compagnie hanno raccolto un totale di 92 miliardi di euro contro i 99 miliardi registrati nel 2007. Perdite anche per il comparto Rc Auto, dove la raccolta si è fermata nel 2008 a 17,7 miliardi di euro, con un calo del 3,1%. Come spiega l’Ania, quella dell’Rc Auto è la contrazione più forte dal 1969, quando cioè venne istituito l’obbligo dell’assicurazione per le automobili.


A soffrire maggiormente, sempre secondo i dati dell’Ania, è stato il settore delle polizze vita che ha registrato nel 2008 un calo dell’11% rispetto al 2007 con premi raccolti pari a circa 55 miliardi di euro. Più contenute le perdite del ramo danni che nel corso del 2008 si è contratto dello 0,3%.

Il vero problema -spiega Fabio Cerchiai, presidente dell’Ania– è la finanza: il sistema assicurativo italiano ha uno stock d’investimento da circa 500 miliardi di euro in obbligazioni e azioni. L’effettivo calo dei profitti lo verificheremo a marzo con i bilanci delle compagnie. Il prossimo marzo, infatti, sarà un mese decisivo perchè le compagnie faranno i conti con la crisi finanziaria dovendo mettere a bilancio molte svalutazioni, cioè le minusvalenze contabili derivanti dagli investimenti in perdita a causa del crollo dei mercati.

Nonostante i dati forniti dall’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici dipingono un’immagine non proprio positiva del mercato assicurativo, Cerchiai si dichiara fiducioso. Il sistema assicurativo italiano, spiega infatti il presidente dell’Ania, appare comunque solido e più stabile rispetto a quello americano, francese e inglese maggiormente colpiti dalla crisi finanziaria.

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