Via libera Fonsai a Unipol

 Il consiglio di amministrazione di Fonsai ha analizzato la proposta ricevuta da Unipol, deliberando – a maggioranza – la propria disponibilità a procedere all’operazione di integrazione sulla base della partecipazione degli attuali soci ordinaria di Fondiaria Sai, diversi da Premafin, pari al 27,45 per cento del capitale ordinario.

La decisione è stata presa in ugual modo da, Milano Assicurazioni controllata di Fonsai, sulla base della partecipazione minima dei soci ordinari di minoranza di Milano Assicurazioni, pari al 10,7 per cento del capitale ordinario. Nella nota con la quale è stata formalizzata la decisione si legge che la stessa “si fonda sul presupposto essenziale che venga definito da Unipol nel più breve tempo possibile il modo con cui verranno superate le sopravvenute incertezze concernenti l’esenzione dall’obbligo di Opa”.

A questo punto, spetterà all’amministratore delegato e al direttore generale verificare, insieme a Unipol e Mediobanca, come procedere alla definizione di tempi e modalità di garanzia e di esecuzione del progettato aumento di capitale.

Gli amministratori indipendenti hanno già dato il proprio parere favorevole, anche se i concambi non sembrano convincere tutti, e affermando che “pur collocandosi al di fuori dell’intervallo di valori preliminarmente indicati dagli advisor finanziari, risponde all’interesse degli azionisti alla luce del peculiare contesto aziendale, in presenza in particolare di una richiesta di urgente ripatrimonializzazione avanzata dall’Isvap in tema di margine di solvibilità”.

NO OPA OBBLIGATORIA DI UNIPOL SU FONSAI

Il consiglio di amministrazione ha infine accettato di valutare l’operazione in questione con Sator e Palladio, sulla base della propria proposta, valutando congiuntamente e senza obbligo di esclusiva, i tempi e le modalità dell’operazione e consentendo l’accesso a una due diligence con un perimetro e con tempi da definire, fermo restando che il consorzio di garanzia dell’aumento di capitale previsto da tale proposta non potrà che essere promosso in caso di esito positivo del negoziato.

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