BCE, tassi bassi ancora a lungo

I tassi rimarranno bassi ancora a lungo. E’ questo ciò che ha reso noto la BCE, la Banca Centrale Europea. Pubblicando il suo bollettino economico l’istituto sottolinea infatti che si tenterò di guardare oltre l’inflazione misurata sullo Iapc fino a che le prospettive per la stabilità dei pressi saranno valutate come temporanee e senza applicazioni.

La  Banca Centrale Europa sta ovviamente tentando di gestire nel migliore di modi quella che è l’attuale situazione economica della sua zona di azione. Non vi è attualmente bisogno di ritoccare i tassi. Come spiegano gli esperti di Francoforte, “l’inflazione complessiva è aumentata, in larga misura sulla scorta di effetti di base dei prezzi dell’energia, ma le pressioni sull’inflazione di fondo restano contenute“, non evidenziando “segnali convincenti di una tendenza al rialzo“.  E’ necessario però fare attenzione ai dati sulla crescita: pur essendo secondo la BCE atteso un nuovo consolidamento non si può abbassare la guardia nei confronti dei rischi al ribasso, più che mai presenti.

Per ciò che concerne il quantitative easing, Ovvero l’acquisto di titoli del debito pubblico da parte della Bce, esso continuerà “sino alla fine di dicembre 2017 o anche oltre se necessario”. Non si può, continuano, non vedere come sia presente la “necessità di un grado molto elevato di accomodamento monetario per consentire l’aumento delle pressioni sui prezzi nell’Eurozona e sostenere l’inflazione complessiva nel medio periodo“. Insomma, in poche parole la BCE farà il possibile per aiutare i paesi dell’Eurozona a rimanere in equilibrio al fine di migliorarne la situazione e portare ad una crescita economica dell’unione. Essa è in particolare, si cita testualmente, intenzionata “se le prospettive diventassero meno favorevoli o se le condizioni finanziarie risultassero non in linea con ulteriori progressi verso un aggiustamento durevole del profilo dell’inflazione […]ad incrementare il programma di acquisto di attività in termini di entità o durata“.