Dividendo Intesa SanPaolo di 5 centesimi di Euro

 Anche per Intesa SanPaolo è tempo di bilanci; il primo istituto italiano chiude il 2011 con una svalutazione complessiva di 10.2 miliardi per una perdita che si aggira sugli 8.19 miliardi. L’utile netto normalizzato è di 1.93 miliardi mentre, in calo del 17.1% rispetto al periodo precedente. Alla luce di quanto è emerso dall’ultimo CDA nell’immediato futuro Intesa SanPaolo potrebbe rivedere le politiche legate alle azioni di risparmio, visto che non si sono dimostrate una fonte di capitale efficiente, secondo Cucchiani. Immediatamente dopo queste dichiarazioni la Borsa smentisce e le Risparmio volano oltre il 9% mentre le ordinarie restano al 4% circa.

Interessante invece la decisione sul dividendo; si tratta per il 2011 di un corrispettivo di 5 centesimi per azione che Cucchiani definisce “il floor”. In sostanza per non deludere troppo le aspettative ed evitare un sell-off, insieme ad una “brutta” notizia come quella di un dividendo al di sotto delle attese, si informa anche che i piano per il 2012 sono di crescita e consolidamento e quindi il prossimo anno il dividendo sarà sicuramente maggiore.

Anche se le parole del CEO non convincono fino in fondo, Intesa SanPaolo resta tra le migliori del settore; anche se nel 2011 l’istituto ha dimezzato il valore delle azioni (da 2 euro circa ad 1 euro, sfiorati in Settembre) la ripresa degli ultimi mesi ha rimescolato le carte e se i problemi del credito verranno risolti allora sarà proprio Intesa a trarre i benefici maggiori. Unicredit ancora soffre della debolezza sul book e della sfiducia, mentre le politiche di Intesa sembrano più dinamiche ed orientate al futuro, anche se per perseguire gli obiettivi viene sacrificata la cedola del 2011.

Promossa quindi Intesa SanPaolo, come il book di negoziazione conferma; prossimo target è quota 2 euro che sarà facilmente raggiunta entro la fine di Aprile, confermando al fase di forza.

RATING INTESA SANPAOLO TAGLIATO DA MOODY’S

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