Esuberi Mondadori

 Mondadori ha annunciato tagli all’interno del piano generale di contenimento dei costi (del personale, e non solo), che hanno tra l’altro già condotto, tra i principali risultati di breve termine, alla chiusura di quattro testate (Casa Viva, Men’s Health, Panorama Travel e Ville e Giardini), dove lavoravano circa quaranta giornalisti. I tagli riguardano ora una quindicina di redattori da Panorama, una decina di Sorrisi e canzoni tv, Telepiù, Guida tv, tre da Grazia, quattro da Chi, uno da Ciak.

A parlarne, qualche giorno fa, è stato Marco Capisani su Italia Oggi dell’8 febbraio 2013, secondo cui, complessivamente, gli esuberi sono oggi 73. Tuttavia, prosegue, i redattori a rischio saranno un centinaio al massimo e, pertanto, al triste appello ne mancano ancora 27 (vedi anche Mondadori esce dal mercato editoriale spagnolo).

“La casa editrice di Segrate ha iniziato mercoledì le trattative con il sindacato dei giornalisti e avviato una serie d’incontri, testata per testata” – risulta a Italia Oggi – “Al momento, devono ancora essere contattate tra le altre le redazioni di Confidenze e Donna Moderna (alla cui direzione si è da poco insediata Annalisa Monfreda). Nel giro di due settimane, però, le singole consultazioni dovrebbero concludersi e allora emergerà il numero complessivo dei giornalisti dichiarati in esubero, nonché verranno delineate le modalità con cui accompagnarli all’uscita”.

Gli esuberi non rappresenteranno tuttavia l’unica strada intrapresa dal management Mondadori, che punta a rivedere l’organizzazione del lavoro. “Così è in programma per Panorama e per il polo editoriale che si occupa di televisione. Nel caso del newsmagazine diretto da Giorgio Mulè, per esempio, si ragionerà anche sul ruolo della redazione romana, visto che nella capitale lasceranno in nove il settimanale, su un organico complessivo di 15 persone” – concludeva Capisani (vedi anche Valutazione Mondadori).

Tempi difficili, pertanto, per il settore dell’editoria per una delle principali case editrici italiane, alle prese – come molte sue concorrenti – con una riorganizzazione interna finalizzata a ritrovare una migliore efficienza delle strutture.

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