Il lingotto investe negli USA

Dopo le dichiarazioni di ieri, nulla è impossibile. I risultati della gestione ordinaria sono in linea con le stime degli analisti, Goldman Sachs promuove il titolo, tale annucio ha ovviamente rasserenato gli investitori, già troppo scossi da un inizio settimana turbolento. Quali sono i numeri vincenti: il gruppo torinese ha fatturato nel 2007 58,5 miliardi di euro, progredendo rispetto l’anno precedente del 12,9%, grazie alla proposta sul mercato di veicoli che hanno riscontrato il consenso del pubblico (i veicoli venduti sono stati 2,234 milioni), l’utile netto è stato di 2,054 miliardi di euro, quindi oltre il doppio rispetto al 2006. Dopo la conferma delle previsioni per l’anno in corso, quindi , ricavi di circa 80 miliardi di euro e ancora più interessante l’allontanamento definitivo dallo spettro dell’indebitamento, il titolo nella mattinata di ieri ha chiuso con un +3,4% (arrivando anche +9%). L’azienda di Torino dopo aver risanato i debiti, si ritrova una liquidità che vuole rinvestire in progetti ambiziosi, il mercato va inseguito e non atteso, l’Europa non presenta possibilità a breve, mentre il Sud America rappresenta per le caratteristiche della Fiat una piattaforma di sviluppo concreto. Anche la Fiat come anche altre aziende europee, attiva iniziative di sviluppo negli Stati Uniti, è ormai confermata la volontà di impiantare la produzione di vetture con marchio Alfa Romeo, direttamente nel nuovo continente.

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