Aperture dalla Cina sulla guerra commerciale. Le borse si scaldano

 La Cina tende la mano agli USA e al Forum di Boao il presidente cinese Xi Jinping annuncia alcune riforme e l’abbassamento dei dazi sulle importazioni. Anche alcuni servizi finanziari saranno riformati.

Le borse

Ottima la reazione delle borse. Attualmente, in Europa, Milano gira sul +0,22%, ma meglio fanno Londra (+0,51%), Francoforte (+1,11%) e Parigi (+0,72%). In mattinata Tokyo aveva chiuso con il Nikkei a +0,54%, l’Hang Seng aeva registrato il +1,65%. Wall Street aveva chiuso con il Dow Jones a +0,19% e il Nasdaq a +0,51%.
A Milano ancora protagonista Tim, che sta giovando della guerra interna tra i due grandi azionisti, Elliott e Vivendi, continuando a salire di prezzo con il titolo in grande forma. Ora Elliott può arrivare al 13,7%, dando ulteriore slancio al prezzo.

Le valute

Il mercato valutario sembra stabile, con l’euro attorno a 1,123 sul dollaro, ma si segnala anche il crollo del rublo dopo le nuove sanzioni contro la Russia. Ora si trova a 78 sull’euro (Borsa di Mosca) e a 63,06 sul dollaro. In grandissima sofferenza la Sberbank of Russia che perde quasi il 30% sul titolo. Spread italiano sempre stabile, a 126 punti e rendimento dell’1,76%.

I dati e il petrolio

Oggi l’Istat ha pubblicato i dati sulla produzione industriale che scende dello 0,5% in Italia e aumenta dell’1,2% in Francia (base mensile). Più tardi si sapranno quelli sui prezzi alla produzione USA.
Sale ancora il petrolio, con il Wti a 64,31dollari e il Brent a 69,61 dollari. Scende l’oro a 1333 dollari l’oncia.