Borse asiatiche spaventate dall’anno del topo

Dimenticate grafici, diagrammi e previsioni economiche. Gli investitori prudenti in Asia si sono rivolti ai maestri feng shui per sapere quale strada prenderanno i mercati nell’anno cinese del topo. Non sono rimasti sorpresi, visti i recenti crolli dei mercati, quando gli esperti di feng shui hanno predetto un anno cupo a livello economico e finanziario. Non ci sono quindi buone notizie per chi si augurava la ripresa dei mercati colpiti dalle preoccupazioni sull’economia statunitense.

In Cina l’astrologia ha molto seguito e nel precedente anno, quello del maiale, le previsioni avevano visto giusto, pronosticando un 2007 per le Borse Asiatiche sui massimo assoluti. Tony Tan in particolare che aveva previsto in anticipo i lauti guadagni dello scorso anno ha confermato quanto tutti potevano aspettarsi: “gli investitori dovranno essere rapidi come ratti perchè sarà un anno caratterizzato dall’alta concorrenza.”

Il topo è una creatura d’acqua e si combina con il ciclo della terra, producendo inevitabilmente alta instabilità.


La previsione era comunque abbastanza “prevedibile”: nel mese di gennaio l’indice Msci Asia Pacific ha perso il 9%, la peggiore performance dal settembre 2001, mentre nell’anno del maiale aveva guadagnato il 12%.

Secondo Tan il momento peggiore dell’anno sarà aprile, quando i mercati toccheranno il fondo, i prezzi potrebbero poi rimbalzare, trovando maggiore stabilità, ma senza mai eccellere.

Nel precedente “anno del topo” incrociato con “la terra”, il ’48-’49, la Cina era sconvolta dalla guerra civile ed il Giappone usciva sconfitto dalla seconda guerra mondiale. L’ultimo anno del topo invece è stato il ’96-’97, quando l’indice Msci Asia ha perso il 19%. Si tratterà anche solo di astrofinanza e sarà anche vero che per fare previsioni nefaste sui mercati non c’è bisogno di essere esperti di feng shui o di astrologia cinese, ma visti i precedenti forse un po’ di cautela in più ed un po’ meno di ottimismo non sarebbero fuori luogo.

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