Borse fiacche. Poi uno sprint. Anche la Cina applica dazi

 La guerra commerciale tra Cina e USA si avvia verso uno scambio di dazi che potrebbero pesare sul futuro. Ma intanto Wall Street supera l’empasse dei nuovi dazi cinesi su 120 merci made in USA, in risposta alle politiche protezioniste di Trump.

Le borse

New York apre bene e così anche in Europa le borse recuperano dopo l’apertura in rosso. A Milano si chiude con il +0,22%, ma le altre borse, dopo la rimonta, chiudono poi in negativo. Francoforte segna il -0,94%, Londra il -0,59% e Parigi il -0,21%. Male anche Zurigo con il -1,33%. Male anche Tokyo, seppur in recupero. Il Nikkei chiude a -0,45%. Peggio fanno Shanghai (-1,33%) e Taiwan (-0,61%).

Sale il dollaro rispetto all’euro. La moneta unica è quotata 1,2267 dollari.

I titoli e i dati

A Milano in evidenza il titolo Mediaset, dopo l’accordo con Sky per lo scambio di pacchetti di canali. Scende invece Stm e i tecnologici dei microprocessori. La Apple ha infatti annunciato che inizierà a produrre in proprio i processori per i suoi dispositivi, togliendo così le commesse agli attuali fornitori.
Oggi, poco da segnalare in macroeconomia. Scende il Pmi manifatturiero dell’Eurozona e dell’America. Tra poco la pubblicazione sulle vendite di autoveicoli per gli Stati Uniti, a marzo.

Materie prime

Sale il petrolio, con il Wti a 63,15 dollari al barile e il Brent a 67,97 dollari. Scende invece l’oro, nonostante la guerra commerciale, oggi valutato a 1.339 dollari l’oncia.