Nuovo crollo per la borsa di Tokyo

Sulla scia di Wall Street anche la borsa di Tokyo accusa un pesante ribasso e chiude in negativo: l’indice Nikkei ha chiuso gli scambi con un -3,35% a 13.504,51 punti mentre il Topix cedeva il 3,5% a 1.302,37. Per la prima volta dal novembre 2005 la borsa di Tokyo è scesa sotto la soglia dei 14.000. In negativo hanno chiuso anche le altre principali borse asiatiche: Honk Kong a -5,36%, Jakarta -5,46% e Shangai a -2,75%.


I timori per la recessione dell’economia americana trascinano verso il basso le borse asiatiche per le quali il mercato statunitense è vitale per le esportazioni. Gli investitori hanno svenduto le azioni dopo i ribassi registrati a Wall Street e la notizia che la Citigroup Inc. ha perso quasi 10 miliardi di dollari nel quarto trimestre. Anche i mercati di Australia, Cina, India, Sud Corea e Nuova Zelanda hanno subito delle brusche ricadute, in seguito alle preoccupazioni sul rallentamento della crescita Usa e l’incertezza sull’entità della crisi dei mutui subprime.

A Tokyo non sono mancate le preoccupazioni legate anche all’apprezzamento del valore dello yen, scambiato a 106.10, indice negativo per le esportazioni delle maggiori aziende giappionesi, tra cui la Honda Motors Co., che ha perso 4.9, e la Sony Corp, che ha lasciato sul terreno 6.8 punti percentuali.
Gli investitori asiatici sembrano titubanti e si attendono misure drastiche da parte della Federal Reserve o del governo statunitense, nella convinzione che solo l’immissione di fondi pubblici possa stabilizzare i mercati, come ha sostenuto Masayoshi Yano, analista del Tokyo Research Center. A favorire l’incertezza negli investitori rumors non confermati parlavano di un incontro d’emergenza della Fed.

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