Spread su, borse negative: la chiusura della settimana

In Italia, al centro dell’attenzione ancora lo spread che torna a salire leggermente, dopo la fiammata di due giorni fa. Il differenziale tra Btp e Bund arriva a toccare quota 154 punti base, con i rendimenti al 2,13%.

Le Borse europee

Apertura negativa per le borse europee, che hanno tutte il segno rosso, seguendo l’andamento di Wall Street. Milano perde lo 0,79%, Londra lo 0,19%, Francoforte lo 0,14% e Parigi lo 0,22%. Stesso risultato (-0,22%) per il Dow Jones, in chiusura ieri. Anche il Nasdaq ha lasciato sul terreno lo 0,21%. Solo Tokyo fa bene, con il Nikkei a +0,40%, mentre Hong Kong lascia sul terreno lo 0,54%.

Continuano a salire i Treasury Usa, con rendimento decennale stabilmente sopra il 3%, anche se si attendono le reazioni dei mercati, dopo che la Cina, a sorpresa, ha ritirato la tassa antidumping del 178,6%, istituita per rispondere ai dazi Usa sul sorgo. Il timore era per l’aumento dei costi di produzione degli allevamenti. Sale leggermente l’euro, ora a 1,1808 dollari.

Dati e materie prime

Pubblicati i dati dell’inflazione giapponese, in regresso a 0,6% (previsioni a 0,7%), contro l’1,1% del mese precedente. Salgono i prezzi alla produzione tedeschi (aprile a +0,5%).
I problemi in Venezuela e Iran fanno salire i prezzi del petrolio. WTI a 71,60 dollari e Brent a 79,50 dollari. Ora sempre a 1.290,49 dollari l’oncia.