WestLB: la prima vittima europea della crisi dei mutui subprime

La WestLB, la banca pubblica tedesca, ha annunciato una perdita di 1 miliardo di euro ma ha anche subito aggiunti che i suoi azionisti provvederanno a fronteggiare le perdite con l’immissione di capitali freschi. Gli azionisti principali della banca tedesca, casse di risparmio regionali e lo stato del Nord Reno-Westfalia, si sono dunque impegnati a coprire le svalutazioni future previste. Nei mesi scorsi si era spesso parlato di una fusione tra la WestLB e la concorrenteLandesbank Hessen-Thueringen, fusione che darebbe vita ad un colosso delle banche pubbliche; in seguito all’annuncio delle perdite sembra che la fusione verrà accellerrata così come una ristrutturazione dell’asset della banca, così da favorirne la stabilizzazione. La fusione però porterebbe inevitabilmente al taglio di almeno un terzo dei posti di lavoro.


L’annuncio delle perdite da parte della WestLB punta i riflettori sulla Germania, come una delle nazioni maggiormente colpite dalla crisi dei mutui subprime, che ha già quasi mandato a fondo due banche tedesche e ne ha colpite fortemente molte altre. Ieri il presidente della Bundesbank, Axel Weber, e Jochen Sanio, il prsidente della Bafin, l’ente di sorveglianza finanziaria in Germania, inaspettatamente hanno preso parte al meeting dei proprietari della banca pubblica tedesca per aiutarli a resuscitarne la situazione finanziaria. La loro presenza è senza dubbio sintomatica della gravità della situazione: entrambi hanno partecipato lo scorso anno ad un incontro simile per le perdite della banca IKB e della SachsenLB.

La più grande economia europea ha accusato in modo particolare la turbulenza dei mercati del credito e le banche pubbliche regionali sono state tra le più colpite. La crisi dei mutui subprime, che ha avuto inizio in Usa con il crollo dei prezzi degli immobili e l’aumento dei tassi di interesse, ha fatto vacillare la fiducia nell’economia globale. Questo ha colpito i Siv, i veicoli di investimento, che hanno visto il proprio valore dimezzato del 50% circa, dal momento che si basano su investimenti a lungo termine come i bond garantiti da mutui ipotecari finanziati tramite l’emissione di debito a breve. La WestLB, che amministrava una serie di veicoli di investimenti Siv con un volume di circa 25 miliardi di euro, ha quindi già previsto una cospicua svalutazione del proprio portfolio.
via|Cnbc

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