Esaote Biomedica tornerà a Piazza Affari

Dopo aver passato degli anni lontana dalla Borsa, la società di biomedica Esaote vuole tornare ad essere quotata. Oggi si svolgerà il cda e verrà illustrato il bilancio del 2007, un bilancio estremamente positivo, che si è concluso con un fatturato di poco più di 280 milioni, con una crescita dell’8,2%.

L’utile netto ha varcato la soglia degli 11 milioni, il margine operativo lordo i 40 milioni, anche dopo aver portato a termine due acquisizioni, la Kontron Medical (acquisita interamente) e la Technisan Medical Center (acquisita al 20%).

Esaote si occupa di studiare, progettare, produrre e commercializzare strumentazione diagnostica non invasiva, in particolare sistemi per la diagnostica ad ultrasuoni e sistemi per risonanze magnetiche.

Il mercato dei biocarburanti

Quando parliamo di fonti di energia alternative pensiamo subito all’energia eolica, ai pannelli solari o anche al nucleare. Ha buone prospettive di crescita però anche il settore dei biocarburanti (Bill Gates nel 2007 ha scelto di investire in questo settore 84 milioni di dollari), che non sono altro che propellenti ottenuti da biomasse come grano, mais, bietola, canna da zucchero ed altri. Si tratta di un’energia rinnovabile a tutti gli effetti perchè non contribuisce all’effetto serra, anche se molti ambiantalisti ne hanno sottolineato lo svantaggio di togliere campi alla coltivazione di alimenti e dil conseguente aumento del prezzo dei cereali.

Tra le aziende italiane che producono troviamo Snia che ha da poco scelto di puntare sul biodiesel e sul bioetanolo. Snia basce come azienda chimica ma nel 2007 ha ottenuto da Polimeri Europa la concessione dei diritti esclusivi di vendita di alcuni prodotti biofuel. Inoltre ha concluso un aumento di capitale da 42 milioni di euro per avviare il nuovo settore.

Molmed, la ricerca sui tumori si quota in borsa

Si conclude oggi il collocamento in Borsa di Molmed che sarà quotata dal 5 marzo. Molmed è la società di biotech creata dal San Raffaele di Milano e si occupa della ricerca sui tumori. Per il settore delle cure oncologiche si prevede infatti una buona espansione nei prossimi anni con la commercializzazione di cure innovative che, secondo le stime, nel 2009 potrebbero raggiungere vendite per 70 miliardi di dollari.

Molmed ha già creato ben cinque prodotti, di cui tre sono in fase di sperimentazione avanzata, ma la loro commericializazzione appare ancora lontana. Questo potrebbe rappresentare il suo punto debole dal momento che finora i ricavi, ovviamente legati alla commercializzazione dei risultati dela ricerca scientifica, non sono arrivati.

Secondo quanto rivelato da Marina del Bue, direttore generale del gruppo, i farmaci saranno immessi sul mercato nel 2012 ed a quel punto arriveranno gli utili per Molmed, che nel 2007 ha accumulato ricavi per due milioni a fronte di una perdita netta dai 7 ai 10 milioni di euro.