Trump in difficoltà porta il dollaro giù

 Le recenti difficoltà di Trump con il partito repubblicano stanno portando il dollaro a perdere sui mercati contro tutte le principali divise mondiali. L’euro sale sul biglietto verde sopra 1,15 mentre i repubblicani si dividono sulla riforma sanitaria, mettendo i bastoni fra le ruote al loro presidente. Salta infatti l’approvazione della legge per abrogare l’Obamacare e i mercati iniziano a temere che Trump non sia in grado di dare seguito ai suoi progetti economici. Il dollaro, già debole, continua a scendere, anche per le dichiarazioni della Fed che procederà con la massima cautela con il rialzo dei tassi. Per gli analisti bisognerà aspettare la fine dell’anno per vedere il dollaro tornare a salire sui mercati, con un rialzo dei tassi e una crescita economica più stabile per gli USA. Il Bloomberg Dollar Spot Index è ai minimi da settembre scorso, con una perdita secca di 0,4% in una notte.

Le borse europee sono stabili ma con poche transazioni, mentre quelle asiatiche sono in ribasso.

La coppia EUR/USD a metà mattinata arriva a 1,153.
Torna a scendere lo spread tra Btp e Bund, arrivando a 165 punti, mentre per giovedì prossimo è attesa la riunione della BCE a Francoforte, dove Draghi parlerà del programma monetario fino alla fine dell’anno.