L’oro ai massimi mensili. Borse in sofferenza per la crisi Nordcoreana

Wall Street ha chiuso in negativo e così in Europa, le borse aprono col segno meno, mentre l’oro sale ancora, così come l’indice di volatilità, arrivato al 44%. Continuano le schermaglie verbali tra Stati Uniti e Corea del Nord, e continua la preoccupazione dei mercati per questa situazione. Le borse asiatiche continuano a cedere terreno, mentre la Germania conferma le previsioni sull’inflazione, salita del 1,5%.

 Questo in sostanza, il riepilogo a metà mattinata, che vede il mercato nervoso e in negativo. A Milano si segna un -1,22%, stesso risultato di Londra. Un po’ meglio Parigi, con un -1,14%, e ancor meglio Francoforte, solo -0,32%. Tokyo era chiusa per festività, e quindi non ha segnato dati negativi.

A Milano, sospesa MPS, in occasione dell’ingresso del Ministero del Tesoro nel capitale della banca per il 53%. Lo spread apre a 161 punti, rendimento a 10 anni al 2,019%. L’inflazione in Francia cresce solo dello 0,7% su base annua. Ancora giù il petrolio, che risente i timori di un’offerta ancora eccessiva. Quindi Wti in calo di 50 centesimi a 48,09 dollari, mentre il Brent perde quasi l’1%, scendendo a 51,42 dollari.