Banche Venete: svolta UE, no al Bail-in

La Commissione Europea ha giudicato positivi i contatti avuti oggi per dirimere la grana Banche Venete, per cui si allontana il Bail-in, pur non riscontrando progressi da parte del sistema finanziario. L’Europa, e la BCE, sembrano voler dare una mano agli istituti italiani, come nel caso del Banco Popular spagnolo, solo che per le Banche Venete, non c’è nessun Santander, per il momento, all’orizzonte.

Comunque il ministro Padoan rassicura obbligazionisti senior e depositanti sulle garanzie. Il Tesoro lo ha pubblicato in una nota uscita di buonora, indicando delle soluzioni in dirittura d’arrivo. È comunque sia escluso ogni bail-in per le due banche.

Sembra che la soluzione arriverà dal coinvolgimento degli obbligazionisti junior e dal fondo Atlante, mentre da Bruxelles il Single Supervisory Mechanism lavora con il governo italiano per definire una strategia di uscita secondo le regole della UE. La richiesta è che i privati aiutino i due istituti con 1,2 miliardi, permettendo così al Tesoro italiano di intervenire con la ricapitalizzazione precauzionale. Sembra poi cje Intesa e Unicredit si siano definitivamente convinte ad intervenire, mentre il Mef sta cercnado altri investitori che possano unirsi alle due banche, anche se questi istituti stanno frenando molto le aspettative, con dichiarazioni non in linea con l’ottimismo generale.