Immobiliare, crescono mutui e compravendite

Nuovi segnali di ripresa dal mercato immobiliare. A renderli noti è l’Istat, come di consueto. Nello specifico, dal rapporto dell’istituto di statistica viene fuori che le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari complessivamente considerate (161.357) riprendono ad aumentare, facendo registrare un +6,2% in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente, dopo il calo del 3,6% registrato nel primo trimestre.

La ripresa delle compravendite immobiliari, spiega l’istituto di statistica, appare di carattere generale, interessando tutti i comparti immobiliari, le diverse ripartizioni territoriali e tipologie di centri urbani del Paese. L’Agenzia delle Entrate aveva parlato di un recupero del 6,8% del mercato. Questi ultimi dati differiscono da quelli Istat, perché quelli dell’Istituto si riferiscono al numero di convenzioni contenute negli atti notarili, che possono riguardare una o più unità immobiliari.

L’incremento rispetto all’anno precedente è pari a +6,6% per i trasferimenti di immobili ad uso abitazione ed accessori e +1,9% per i trasferimenti di proprietà immobiliari ad uso economico. Il 93,7% delle convenzioni rogate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (151.184), il 5,8% unità immobiliari ad uso economico (9.299) e lo 0,5% unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà (874).

A livello territoriale la crescita coinvolge tutte le ripartizioni, sia per il complesso delle compravendite delle unità immobiliari che per i trasferimenti ad uso abitativo ed accessori. Per entrambe le tipologie si osservano valori sopra la media nazionale nel Nord-est (rispettivamente +10,8% e +11,8%) e nelle Isole (+8,0% e +10,0%).

Nel settore economico, le variazioni positive si riscontrano solo al Centro (+16,4%) e al Sud (+2,1%); ancora in affanno il Nord-est (-0,9%), Nord-ovest (-1,3%) e soprattutto le Isole (-11,8%). Gli Archivi notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane e gli Archivi dei piccoli centri beneficiano entrambi della ripresa immobiliare, con valori positivi nel settore dell’abitativo (+8,0% nei grandi centri e +5,4% nelle piccole città) e in quello economico (+1,9% per entrambe le tipologie di Archivio).