Cdp vuole raccogliere capitali dai fondi sovrani

 Il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini, ha evidenziato che il trend dei flussi di denaro vede l’Italia ai margini e lontana dalle mire dei ricchi fondi sovrani, che sono a caccia di investimenti nel vecchio continente. Bassanini ha ammesso che per l’Italia questo trend non è assolutamente una buona notizia, ma Cdp sta lavorando per cambiare la tendenza. Bassanini ci tiene a rilevare che Cdp ha buoni rapporti con tutti e che è pronta a lavorare “in sinergia con chi vuole investire, che si tratti di fondi sovrani o di aziende”.

Nel rapporto 2012 del Sovereign investment lab dell’Università Bocconi di Milano è emerso che nel 2011 i più grandi fondi sovrani in circolazione, in particolare quelli del Far East (es. Cina e Singapore) e arabi (che possono beneficiare di elevati surplus commerciali e petroliferi), hanno quasi raddoppiato i propri investimenti a 80,9 miliardi di dollari da 47,1 miliardi con un totale di 237 operazioni effettuate.

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L’attenzione di questi fondi è da tempo rivolta all’Europa, dove la crisi dei debiti sovrani e le debolezze strutturali hanno fatto crollare i mercati azionari e ora c’è la possibilità di acquistare quote di aziende a prezzi di saldo. La Spagna ha beneficiato molto di questo trend, attirando ben 8,4 miliardi di dollari in investimenti stranieri. L’Italia, invece, è fanalino di coda tra le grandi economie del vecchio continente. Nel 2011 l’unico flusso in entrata è arrivato dall’investimento da 100 milioni di euro della Lybian investment authority per il 2% del capitale di Finmeccanica.

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Qualcosina si è mossa anche nel settore bancario, con gli arabi del fondo Aabar che hanno incrementato la quota in Unicredit al 6,5%. Quest’anno, invece, il fondo sovrano del Qatar ha acquisito il 100% di Smeralda holding, polo alberghiero creato negli anni ’60 dall’Aga Khan in Sardegna. Cdp ha spalancato le porte agli investitori stranieri per “lavorare in sinergia con tutti i possibili soggetti disposti a investire sulla crescita, sulla modernizzazione e sull’infrastrutturazione del paese”.

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