Mps, indicata Stefania Bariatti come nuovo presidente

Per la prima volta nella storia di Monte De Paschi di Siena, se tutto andrà come previsto, vi sarà una donna alla guida del consiglio di amministrazione: Stefania Baratti è stata indicata dal Ministero del Tesoro come possibile nuovo presidente dell’istituto toscano.

Già parte del cda MPS essa sarà chiamata a prendere il posto di Alessandro Falciai, il quale si è reso indisponibile ad nuovo mandato. Una scelta autonoma, come lui stesso ha spiegato, e che sarebbe avvenuta a prescindere dalle condizioni di idoneità. La causa è l’inchiesta aperta sulla società Mondomarine, di cui è azionista di maggioranza e nella quale risulta indagato. Una candidatura quindi per evitare di coinvolgere la banca Mps in situazioni che avrebbero potuto potenzialmente danneggiarla.

Nel corso dell’assemblea degli azionisti non è occorsa solo la nomina del nuovo presidente: sono state chiamate in causa anche le modifiche statutarie e il rinnovamento della governance. Entrando nello specifico, per ciò che riguarda la presenza al consigli MPS, vi sono  oggi oltre 871 milioni di azioni pari al 75,53% del capitale sociale. Il Tesoro ha una partecipazione del 68,247%, Generali del 4,319%, mentre Banca Mps , tramite Mps Capital Service, detiene azioni proprie per il 3,181%.

Facendo il punto della situazione Falciai ha sottolineato che al momento la banca è in sicurezza e che con l’assemblea dei soci odierna “si chiude un lungo periodo di incertezza che durava da oltre cinque anni“: un risultato non scontato dati i problemi che altre banche hanno fronteggiato.  E se gli NPL sono ancora un argomento importante sul quale l’istituto sta lavorando alacremente per migliorare, ciò che è spiccato maggiormente è come la mancanza della Fondazione MPS nel gruppo dei grandi soci consenta di apporre ora delle modifiche importanti allo statuto, tra le quali figura in prima linea senza dubbio  l’abolizione del quorum minimo del 60% del capitale sociale per le delibere dell’assemblea in tema modifiche statutarie. Il numero massimo dei consiglieri di amministrazione passa inoltre da 17 a 15.