Mps, partita alla grande la cartolarizzazione delle sofferenze

E’ partita alla grande la cartolarizzazione delle sofferenze di Mps, una delle più imponenti mai realizzate in Europa e base del piano di ristrutturazione della banca italiana. Scopriamo insieme i dati relativi alla stessa, ricordando che il tentativo di salvataggio ha visto entrare lo Stato all’interno del cda.

Entrando nello specifico della cartolarizzazione, Quaestio Capital Sgr ha reso noto di avere completato l’investimento nella tranche mezzanine della stessa di circa 25 miliardi di euro di crediti lordi in sofferenza: fattore questo che ha portato il titolo di Monte Paschi di Siena a salire a + 4,9% sopra quota 4 euro facendolo risultare uno dei più positivi di questa giornata fino a questo momento. A livello tecnico l’operazione è stata svolta attraverso l’Italian Recovery Fund che acquisirà, per 805 milioni di euro, il 95% della parte mezzanine emessa da un veicolo di cartolarizzazione a cui è stato trasferito il portafoglio di crediti deteriorati. Nel corso dei primi sei mesi del 2018 avverrà l’investimento nel 95% della parte junior e l’ottenimento del rating e della Gacs sulla tranche senior con cessione di mercato.

La Quaestio gestirà e controllerà l’intera operazione, anche per ciò che riguarda i piani di recupero dei crediti attualmente affidata ad operatori specializzati ed alla piattaforma dedicata acquistata da Mps con Cerved. Italian Recovery Fund, per chi non ne fosse a conoscenza, è un interlocutore finanziario nato grazie all’impegno di molteplici istituzioni finanziarie italiane ed internazionali per investire soltanto in crediti deteriorati. Attualmente è impegnato in 4 grandi opere di recupero, tra le quali figura anche quella relativa a Monte Paschi di Siena.