Titoli di stato europei a rischio nullo nel 2012

 La corsa all’acquisto dei Bund tedeschi riflette un sentiment particolarmente incerto sui mercati finanziari. Gli investitori mondiali, non solo europei, stanno riversando enormi flussi di denaro nei titoli di stato che vengono considerati sicuri e senza rischio. Qualche anno fa era impossibile pensare ai titoli di stato di paesi sviluppati come asset rischiosi o addirittura a rischio default, anche se storicamente esistono numerosi casi di improvviso aumento del rischio-paese anche per gli stati sovrani percepiti come free-risk. Paesi come Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Italia alcuni anni fa avevano tutti rating invidiabili, mentre oggi sono praticamente tutti sull’orlo del precipizio.

Gli investitori allora stanno facendo incetta di titoli governativi percepiti come super-solidi, ma non solo quelli emessi dalla Bundesbank bensì anche altri sovereign bond con rating elevato e collocati da paesi con i conti tutto sommato in ordine. Stiamo parlando della virtuosa Finlandia, dell’Olanda, dell’Austria e della Francia. Quest’ultima ha sperimentato una ripresa spettacolare dei propri titoli di stato, tanto è vero che anche oggi lo spread Oat-Bund è in netto calo fino a 85 punti base.

INVESTIRE IN TITOLI DI STATO CON RENDIMENTO NULLO

Sulle scadenze più brevi i rendimenti reali sono spesso negativi, come nel caso di Germania, Olanda e Finlandia. Se ci si sposta sulle scadenze più lunghe, come il decennale, la musica non cambia molto. Il titolo a 10 anni di Helsinki rende l’1,5%, Amsterdam l’1,6%, Vienna il 2,1%, Parigi appena qualcosa in più. Sono numeri impressionanti se confrontati con i rendimenti delle pericolanti Italia e Spagna, che attualmente hanno uno yield sul decennale rispettivamente al 5,8% e al 6,5%.

ASTA BOND TEDESCHI A CEDOLA NULLA

Molti money manager consigliano l’acquisto dei titoli finlandesi, olandesi, francesi e austriaci in ottica di diversificazione di portfolio, soprattutto per ridurre la volatilità della parte obbligazionaria. Tuttavia, se si è interessati a ottenere anche un guadagno le prospettive potrebbero essere meno interessanti. Basta pensare che oggi il Bund decennale ha aggiornato i top assoluti in area 146,8 per un guadagno in conto capitale del 6,8% circa. Il boom di questi titoli incorpora la possibilità di un disfacimento della zona euro e l’uscita di uno o più paesi dall’eurozona.

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