Liberalizzazioni e tassisti in rivolta

 La parola liberalizzazione non piace ai tassisti, o almeno non piace come la intende il governo Monti: il 23 gennaio la categoria ha deciso di fermare il lavoro in tutto il Paese. Le sigle sindacali di categoria, riunite a Bologna, hanno deciso uno sciopero generale e lo scopo, come é facile immaginare, é quello di contestare le liberalizzazioni decise dal governo. Per il giorno 16 é stata invece convocata un’assemblea a Roma, tra le altre cose, per consegnare all’autorità antitrust un documento in cui saranno scritte tutte le perplessità relative alla norma. Le liberalizzazioni, secondo i propositi del governo, saranno adottate con lo scopo di ridurre i prezzi e di aumentare la concorrenza, per questa ragione i consumatori, in parte, sembrano essere a favore.

Esprime il pieno appoggio della Lega Nord al mondo dell’autotrasporto  il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni che dopo l’incontro con il presidente Fai (Federazione autotrasportatori italiani) e il vicepresidente Confommercio, Paolo Ugge, ricorda quali potrebbero essere, i danni a discapito della categoria: saranno cancellati gli strumenti base che hanno permesso fino ad ora alle imprese italiane di essere tutelate nei confronti di vettori stranieri o anche  italiani che non rispettano le regole. Dalla Lega quindi arriva quindi la proposta di presentare un’interpellanza urgente al Governo affinche’ requisiti di professionalita’, capacita’ finanziaria e costi di sicurezza continuino a permanere nello svolgimento di questo lavoro.

Sulle liberalizzazioni i pareri sono davvero discordanti: “i titolari di farmacia, attraverso i propri rappresentanti, stanno perpetrando un inganno allo Stato e agli italiani”, sottolineano i farmacisti aderenti al “Movimento nazionale liberi farmacisti”. Questi farmacisti contrari alla liberalizzazione della fascia C, ma che sono favorevoli all’abbassamento del quorum sino a 3.500 abitanti per farmacia sono, incoerenti e prendono in giro le Istituzioni, sempre secondo il movimento, che da piu’ di 25 anni si batte per il libero esercizio della professione del farmacista. Non ci resta che attendere qualche giorno per conoscere i dettagli del decreto.

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