Dopo il crollo della borsa giapponese, arrivano le dimissioni del ministro Nakagawa

 Ci sono già le prime conseguenze del forte ribasso subito dalla borsa di Tokyo, la quale ha chiuso con una forte perdita dell’1,35%, il livello più basso degli ultimi tre mesi: il ministro delle Finanze Shoichi Nakagawa si è infatti dimesso dal suo incarico, dopo la discussa conferenza stampa nel corso del G7 di Roma, in cui è apparso confuso e, come dicono in molti, ubriaco. Il nuovo titolare del ministero giapponese sarà ora Kaoru Yosano, il quale detiene già l’incarico di ministro delle politiche economiche. Nakagawa ha però voluto precisare che intende portare a termine l’esame parlamentare del bilancio statale di previsione come ultimo atto da ministro: non sono comunque bastate le difese e le protezioni mostrate nei suoi confronti dal premier nipponico Taro Aso (i due sono alleati nello stesso partito, il Liberal Democratic Party o Jiminto come viene chiamato in Giappone).

L’imposta di registro sui contratti di locazione: cos’è e come va pagata

 Quando si parla di imposta di registro sui contratti di locazione la legge di riferimento è il D.P.R. del 26 aprile 1986 numero 131, definito appunto “Testo Unico sull’imposta di registro”, che all’articolo 17 espressamente prevede che:

L’imposta dovuta per la registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili nel territorio statale, nonché per le cessioni, risoluzioni e proroghe è liquidata dalle parti contraenti e assolta entro 30 giorni mediante versamento del relativo importo.

Tra l’altro, la Finanziaria 1998 ha introdotto l’obbligo di registrare i contratti di locazione immobiliare, anche se l’importo è minimo: sono esenti dall’obbligo di registrazione solo quei contratti che hanno una durata inferiore ai trenta giorni all’anno. Le modalità di tassazione dei contratti di locazione variano comunque a seconda della tipologia dell’immobile.

Italcementi incorpora Ciments Francais. Al via la riorganizzazione societaria

 Italcementi assorbirà Ciments Francais. Il Consiglio di Amministrazione di Italmobiliare, società che gestisce Italcementi, ha, infatti, approvato il piano di ristrutturazione del gruppo che prevede l’incorporazione in Italcementi della società Ciments Francais. Tramite dell’operazione sarà la holding Siif di diritto francese, posseduta al 100% da Italcementi. Il piano, che porterà vantaggi alla stessa Italmobiliare, mira ad una razionalizzazione della struttura societaria del gruppo attraverso l’individuazione di uno schema societario più chiaro e lineare. Alla base dell’importante riorganizzazione societaria di Italcementi ci sono anche motivazioni strategiche ed economiche: rafforzare l’immagine del gruppo, aumentare l’efficienza e la focalizzazione della gestione industriale e migliorare il controllo del cash-flow. Il tutto per permettere ad Italcementi di affrontare al meglio la crisi che si è abbattuta come un uragano sui mercati finanziari di tutto il mondo.

Analisi Tecnica: Dow Jones peggiore rispetto all’Europa

 Tra tutte le piazze mondiali, quelle sicuramente peggiori da un punto di vista grafico/tecnico sono quelle americane: S&P500 e Dow Jones Industrial Average minacciano nuovi minimi e contengono i rialzi da parecchie sedute.
Infatti, mentre i più importanti indici del vecchio continente (S&P-MIB, Dax, Eurostoxx, FTSE, CAC) davano vita nelle scorse sedute ad un mini-rally rialzista arrivato per gran parte di loro al 50% di rintracciamento sull’ultimo ribasso importante, l’America stazionava sugli stessi valori creando un trading-range.
Compressione dei prezzi che capita in un momento di attesa ed indecisione: sarà da monitorare l’uscita decisa dei prezzi (supportata da forti volumi di scambio) dal range 8333-7721 per avere indicazioni sui movimenti futuri anche di medio periodo.
Analizzando nei time frame più brevi e squadrando i prezzi con il tempo secondo la metodologia di Gann, si ricavano nuovi livelli operativi, validi fintantoché il minimo del 12/02 rimarrà inviolato: 7852, 7974 e 8161 i più vicini ai prezzi correnti, da segnare sul grafico e monitorare, seguendone le violazioni da parte dei prezzi, supportate volendo anche da indicatori tecnici quali RSI o medie mobili veloci, nonchè dal volume di scambi.

La Cgil propone una “tassa di solidarietà” sui redditi superiori ai 150.000 euro

 Nel corso della programmazione televisiva domenicale del pomeriggio appena concluso è arrivata la proposta della Cgil circa l’applicazione di una tassa cosiddetta “di solidarietà” per tutti quei redditi che sono superiori ai 150.000 euro annui: ospite a Domenica in, il segretario confederale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Agostino Megale, ha rivelato i dati di una ricerca dell’Ires (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali), secondo cui l’introduzione di un tale tipo di tributo sarebbe un interessante mezzo di finanziamento degli ammortizzatori sociali, nonché una fonte importante in favore dei precari.

ISTAT: nel 2008 PIL italiano ridotto dello 0,9%

 Notizie poco positive secondo le stime preliminari dell’ISTAT: nel quarto trimestre del 2008 il PIL è sceso dell’1,8% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% rispetto allo stesso trimestre del 2007. Un calo così considerevole non si registrava dal 1980 (anno in cui per la prima volta divenne possibile raffrontare le serie storiche). La situazione non migliora in Europa, la crisi sta avendo effetti sempre più disastrosi sulle economie delle nazioni: nel quarto trimestre del 2008 il PIL ha subìto un calo dell’1,5% sia nell’eurozona che nei Ventisette. Ecco i dati di alcuni Paesi europei: Germania -2,1%; Francia -1,2%; Olanda, -0,9%; Usa -1,8%; Gran Bretagna -0,2%.

Silvio Berlusconi commenta i dati, rammentando la sua preoccupazione per l’attuale crisi: