Tremonti: via libera alla Banca del Mezzogiorno

 Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha annunciato, nel corso della giornata di ieri, il via libera, non senza qualche discussione sul voto, del CdM al disegno di legge per istituire la cosiddetta Banca del Mezzogiorno; il nome registrato è proprio quest’ultimo, come ha tenuto a precisare lo stesso ministro. L’obiettivo principale del nuovo istituto sarà sostanzialmente quello di aumentare il credito disponibile per le regioni del sud Italia: in questo senso, quindi, verranno emessi bond volti a canalizzare il risparmio per importanti progetti imprenditoriali. Il modello di riferimento della banca è quello della francese Credit Agricole, un istituto che nasce dal territorio e che poi confluisce in un’unica struttura. Riguardo infine all’organizzazione, sarà il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, a coordinare il Piano per il Sud del governo, mentre le competenze bancarie rimarranno al Tesoro.

3 commenti su “Tremonti: via libera alla Banca del Mezzogiorno”

  1. Dopo tutte le opinioni e voci contrarie che si leggono in rete, ecco chi si schiera dalla parte della Banca del Mezzogiorno…
    http://www.loccidentale.it/articolo/anche+la+banca+del+sud+serve+per+riagganciare+la+ripresa.0079813
    dove si afferma che ovviamente è solo questione di tempo per una crescita ed un’uscita dalla recessione, adducendo un fantomatico innalzamento del pil dell’1%…ma si fa bene a fidarsi ancora una volta delle banche?

  2. @ yuri:
    Buongiorno Yuri,
    per il momento siamo soltanto di fronte all’annuncio di una nuova iniziativa economico-finanziaria volta a far uscire dalla recessione il nostro paese: la speranza principale è che questa Banca del Mezzogiorno non ripercorra il travagliato cammino della Cassa del Mezzogiorno (un ente che presenta caratteristiche molto simili all’istituto locale, in quanto ideato soprattutto per porre in essere progetti straordinari nel Sud), iniziativa che si presentò con le stesse prospettive attuali, ma che, a conti fatti, fu messa in discussione dall’enorme flusso di denaro finito nelle mani della criminalità.

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