General Electric compra Avio

Avio, la divisione nazionale dell’aeronautica, passa di mano. Ad acquisire la struttura è infatti stata General Electric, che rileva il produttore di componenti e motori per aeromobili (fondato oltre 100 anni fa a Torino, e con 5.300 dipendenti), assorbendo tutti i i debiti, attualmente pari a 3,3 miliardi di euro. Lo scopo di GE, stando al contenuto dell’accordo, è quello di accelerare lo sviluppo della struttura, in un’operazione che non riguarderà la sezione Spazio.

Finmeccanica vende quota Avio

 È stato finalmente raggiunto l’accordo che prevede la cessione della quota Avio in mano Finmeccanica. L’intesa siglata specifica infatti che il Fondo strategico di investimento “acquisti o sottoscriva” una quota della società Avio che – sommata alle azioni che saranno cedute da Finmeccanica – possa attribuire all’acquirente una partecipazione complessiva del 15% “a seguito della quotazione e dell’aumento di capitale al servizio della stessa”.

Pertanto, un’operazione di cessione inquadrata all’interno del processo di quotazione della compagnia, che vede il Fondo come protagonista attiva. Tuttavia, a mancare nel quadro di riferimento della transazione, è il prezzo al quale avverrà l’operazione di cessione della quota. Il prezzo – stando a quanto si legge nell’accordo – sarà infatti calcolato in relazione al “collocamento delle azioni di Avio, da stabilirsi in sede di initial public offering”.

Per Avio si ipotizza l’ipo a giugno

 Avio non ha ancora messo da parte il dossier relativo alla propria offerta pubblica iniziale (la cosiddetta Ipo), tanto che si sta parlando con insistenza di un approdo in Borsa nel prossimo mese di giugno: le condizioni dei mercati, però, dovranno rimanere positive e vantaggiose, solo in quel caso l’operazione potrebbe diventare realtà. La spa di Rivalta Torinese, celebre per la sua attività in ambito aerospaziale, ha confermato dunque le indiscrezioni che stavano circolando da alcuni giorni, con una fonte molto vicina ai fatti che ha precisato come le banche siano al momento impegnate in un lavoro piuttosto sostanzioso, in modo da capire quale possa essere la tempistica più adeguata e necessaria in questo senso. La convinzione che lo sbarco in Borsa si possa fare è molto alta, anche perché si è ormai compreso che una quotazione del genere possa garantire la copertura pressoché totale delle necessità finanziarie di cui c’è estremo bisogno in questo preciso momento storico.

Avio, quotazione in Borsa grazie ai buoni ricavi

 Avio, una delle principali realtà italiane per quel che concerne i motori aeronautici, è pronta al proprio debutto in Borsa: la quotazione a Piazza Affari non è altro che il premio per un 2011 finora molto positivo e robusto, con i ricavi e i margini in territorio nettamente positivo. L’ipo verrà perfezionata dal manager Francesco Caio, anche se la società ha deciso di essere molto flessibile in relazione ai tempi e alle modalità. L’attuale proprietario della compagnia è Cinven, ma Avio vanta un passato importante all’interno di Fiat e del fondo Carlyle; volendo essere ancora più precisi, l’ultimo semestre è stato caratterizzato da un rialzo dei profitti pari a dieci punti percentuali, per un totale complessivo di 898 milioni di euro.