Ulteriore calo delle vendite al dettaglio

Le vendite al dettaglio sono scese dello 0,2% rispetto a gennaio 2015, restando praticamente invariate (+0,1%) sullo stesso periodo del 2014.

L’Istat rileva anche come continuino ad aumentare in particolare le vendite delle imprese della grande distribuzione (+0,8% sull’anno) mentre siano sempre in calo quelle delle imprese di piccole superfici (-0,5%).

Durante i primi due mesi dell’anno, l’indice grezzo ha fatto registrare un incremento cumulato dello 0,7%: nel dettaglio le vendite di alimentari sono scese a febbraio dello 0,2% su mese e salite dello 0,5% su anno, mentre le vendite di prodotti non alimentari sono diminuite dello 0,1% su mese e dello 0,3% su anno. L’Istat ha presentato i dati senza tenere il consueto briefing alla stampa a causa di una protesta dei dipendenti per i contratti e gli stipendi.

All’interno della media del trimestre dicembre 2014-febbraio 2015, l’indice delle vendite al dettaglio registra una variazione positiva dello 0,1% in confronto al trimestre precedente. Nel confronto con il mese di febbraio 2014 si registra una variazione positiva dello 0,8% per le vendite delle imprese della grande distribuzione e una diminuzione dello 0,5% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici.

Con riferimento alla tipologia di esercizio della grande distribuzione si registrano aumenti dello 0,4% per le vendite degli esercizi non specializzati e del 3,5% per quelle degli esercizi specializzati. In particolare, per quanto riguarda gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, aumentano le vendite di discount e supermercati (rispettivamente +3,6% e +0,2%), mentre diminuiscono quelle degli ipermercati (-1,5%).

Tra i prodotti non alimentari: le variazioni positive più ampie, in termini tendenziali, riguardano i gruppi utensileria per la casa e ferramenta (+2,2%), e giochi, giocattoli, sport e campeggio ed elettrodomestici, radio, tv e registratori (+0,9% per entrambi). La flessione più marcata riguarda, invece, i gruppi calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-2,8%) e prodotti farmaceutici e generi casalinghi durevoli e non durevoli (-1,5% per entrambi).