Canone Rai, scadenza il 2 febbraio

 Canone Rai. Non l’avete ancora pagato? Affrettatevi, perché scade il 31 gennaio. E come di consueto in questi casi, l’interrogativo sul che cos’è e sul perché pagarlo (e se) è d’uopo. Il canone Rai (che, se vi può consolare, insieme al bollo auto può essere rinnovato anche attraverso il sito Internet di Poste Italiane) si divide in due tipologie, ai sensi del D.L.Lt.21/12/1944 n. 458: gli abbonamenti ordinari, nel caso di detenzione per la propria abitazione privata – e quindi ad uso familiare, di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive. Costa quest’anno 107,50 euro, che potete pagare in una o in tre soluzioni.

C’è poi l’abbonamento speciale, per chi possiede o detiene uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive in locali aperti al pubblico. Qui gli importi (vere e proprie tabelline da studiare e incrociare).

Atti o adattabili alla ricezione. Questa è una delle frasi incriminate nell’annosa questione del Canone Rai…

Yahoo alla conquista del New York Times. Ma non stava congelando gli stipendi?

 E se Yahoo comprasse il New York Times? L’ipotesi non sembra fantascienza. Anzi. Il quotidiano più prestigioso degli States, tra l’altro, è in crisi da un po’.

Lo riporta Repubblica: Vittorio Zambardino, sul suo blog, Scene Digitali, rilancia l’ipotesi fatta da Barron’s. L’idea sarebbe frutto delle strategie della nuova CEO di Yahoo, Carol Bartz. Nulla, ancora, è definito o ufficiale, ma il mercato e gli analisti stanno cominciando ad interrogarsi sul senso di una simile mossa. Il passaggio dal mondo del web alla dimensione editoriale – per di più di estremo spessore, dato che si tratta appunto del New York Times – avrebbe pro e contro. E certo sarebbe estremamente significativo dal punto di vista dei cambiamenti in atto nel mercato. Ma Yahoo se lo può davvero permettere?

Advertising online in crescita: sconfiggere la crisi economica investendo in pubblicità

 Tempi di crisi? Non solo, o non sempre. La recessione è realtà, la recessione avanza. Cassa integrazione e disoccupazione aumentano, in Italia. I consumi si arrestano, e i saldi in corso vivono di analisi contrastanti. Insomma, la situazione non è rosea.

Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’Upa, l’organismo associativo costituito dalle principali Aziende industriali, commerciali e di servizi che investono in pubblicità, col pessimismo non va d’accordo, anzi.

Nelle prime due settimane di dicembre, Mediaworld ha venduto 20 mila televisori a schermo piatto da 42 pollici. Vuol dire che la gente trascorre più tempo in casa davanti alla tv. Questa è un buona notizia per chi comunica attraverso questo mezzo. Inoltre, nel 2008 gli acquisti su Internet sono raddoppiati. Il regalo di Natale, perciò, si è comprato anche online. E questa è un’ opportunità per quella stampa che fa sinergie con la rete

La crisi della carta stampata Usa: Newseek a rischio chiusura?

 Se ne parla ormai da diverso tempo su quale potrà essere il futuro della carta stampata nel mondo sempre più tecnologico di oggi. E’, infatti, da almeno un lustro ormai che l’editoria tradizionale sembra caduta in una crisi di difficile comprensione e sopratutto soluzione. La diffusione di Internet e la sua informazione veloce, attraverso blog, quotidiani on line, chat room, forum, ha sicuramente rappresentato un punto di svolta per l’editoria tradizionale e la carta stampata. Le vendite infatti sono calate di anno in anno e con esse gli introiti pubblicitari, che sempre più vengono dirottati verso il mezzo internet o verso mezzi tradizionali ma di maggiore diffusione come televisione e radio. Ora questa crisi finanziaria sembra poter dare il colpo mortale ad un settore ormai boccheggiante. E’ notizia di qualche giorno fa delle gravissime difficoltà del Tribune, che edita testate storiche come il Chigago tribune e il Los Angels Times.

Acquisti online: comperare una casa a 579 euro con le aste al ribasso

La possibilità di acquistare in Rete svariati prodotti è, da sempre, una delle prerogative più amate dagli utenti di Internet. Sono numerosi, infatti, i siti, specializzati e non, che allestiscono al loro interno veri e propri negozi virtuali in cui è possibile sfogliare cataloghi, scegliere il prodotto desiderato e acquistarlo comodamente da casa. Un’altra modalità d’acquisto online amata dagli internauti è sicuramente l’asta, dove si aggiudica il prodotto, messo in vendita da negozi o privati, colui che offre il prezzo più alto. Nell’ultimo periodo si sta sviluppando una nuova tendenza delle compere in Rete che rivoluziona completamente il principio base delle aste, rovesciandolo. Si tratta delle cosiddette “aste al ribasso” dove ad aggiudicarsi il prodotto non è colui che offre di più bensì chi offre di meno. Inoltre, vince l’asta non solo chi offre il prezzo più basso ma l’unico ad offrire il prezzo così basso. Ad esempio, se a contendersi una macchinetta fotografica sono due che offrono 3 euro ed uno che ne offre 3,5, a vincere è quest’ultimo.

Cellulare via internet: e’ boom per Yahoo e il suo motore di ricerca

 Malgrado qualche scetticismo fra i non addetti ai lavori e qualche problema legato alle tariffe il fenomeno della connessione ad internet attraverso il cellulare sembra destinato inesorabilmente a rappresentare il futuro della rete nei prossimi anni. Basti pensare, tanto per citare un esempio, che nel solo gennaio 2007 in Gran Bretagna 5,7 milioni di persone si sono connesse alla rete attraverso un apparecchio cellulare sui 30 milioni del totale, di questi ben il 67% sono risultati sotto i 35 anni. E in Giappone nel 2007 la percentuale sarebbe balzata addirittura al 54%. E ancora secondo uno studio di E marketer società di consulenza leader del settore, nel 2011 la spesa per i contenuti da scaricare sul cellulare via internet salirà a 3,3 miliardi di $, dagli 1,4 miliardi del 2007.

Osservando poi i dati delle rivelazioni della società di consulenza americana COMScore c’è da rimanere davvero sbalorditi, pensando che l’anno scorso negli Usa 32.000.000 circa di persone si sono connesse ad internet dal cellulare, il 14% del totale, in Giappone 35.000.000 circa 40%, in Spagna 1.443.000, 7,3% , in Uk 5.640.000, il 15%, in Cina 44.300.000, 25%, Francia 5.598.000, 17%, e in India 38.000.000, il 64%.

Internet in mobilità: risparmiare con Tim

Arriva l’estate e forse già per qualcuno è tempo di viaggi e vacanze. C’è chi lascerà al lavoro computer, fax, telefono per poter godere il sole sulla spiaggia senza pensare a nulla e chi invece non rinuncia a connettersi in rete neanche in vacanza. Molti ritengono che la tecnologia wireless sia il futuro, ma per ora le reti wireless vengono installate soprattutto negli aeroporti, nelle università, nei parchi pubblici delle grandi città. Per cui per chi desidera internet sempre a portata di mano potrebbe sorgere il problema.

Per questo sono nate: Honda Express card ET505, Huawei E169, Honda pc card EDGE e l’elenco potrebbe continuare..Ma di cosa si tratta? Sono delle semplici chiavette (quindi di dimensioni ridottissime rispetto ad un modem) create da TIM, che si collegano al computer tramite un normale cavo usb (incluso nella confezione) e permettono la connessione ad internet.

Yahoo!: saltato l’accordo con Microsoft. Ora si punta a Google

Nessun accordo con la Microsoft. Lo dichiara Yahoo! che ha respinto l’offerta di Microsoft solo sulle attività di ricerca, in quanto di scarso interesse per

Otto milioni gli utenti dei siti di banking on line, in espansione le carte prepagate

Nielsen Online è il servizio di The Nielsen Company per l’analisi e la misurazione certificata di audience internet, advertising online, video, consumer-generated media, passaparola digitale, e-commerce e più in generale del comportamento dell’utente online. DigitalFinance è lo studio trimestrale sul finance online realizzato da Nielsen Online e CommStrategy che registra le performance dei siti finanziari e i comportamenti online. In questi giorni ha realizzato uno studio ad hoc per quanto riguarda l’uso dei servizi del banking on line, il numero di utenti che usano tali servizi è incrementato: a fine 2007 gli utenti dei siti di banking sono 8 milioni, quasi un utente internet su quattro. Gli utenti che accedono alle aree protette da password, le aree cioè di servizio alla clientela, sono 5,3 milioni, con una crescita di 1 milione di individui nell’anno. Questo significa che ci sono 2,7 milioni di internauti che per ora preferiscono solo curiosare tra questi siti ma che non hanno ancora preso la decisione di poter consultare il proprio conto on line. Difatti nonostante i vantaggi derivanti dall’assenza dei costi di tenuta conto, dai tassi di interesse generalmente più alti del conto corrente tradizionale e dalla possibilità di effettuare operazioni bancarie in ogni momento della giornata senza code e perdite di tempo non tutti sono propensi a sperimentare il banking online.