Wall Street quinta migliore fase “Toro” dal 1929

 Le borse americane stanno sperimentano una delle migliori fasi rialzista della loro storia. Nonostante l’economia cresca ancora a ritmi molto moderati e la disoccupazione resti su livelli piuttosto sostenuti per gli standard americani (anche se la disoccupazione Usa torna ai livelli del 2008), Wall Street segna record su record favorita dall’eccezionale liquidità presente sui mercati finanziari, che in realtà sta spingendo al rialzo praticamente tutti gli asset. L’attuale fase “Toro” a Wall Street è la quinta migliore dal 1929, ovvero dal crack finanziario più drammatico per il sistema finanziario mondiale.

Quale impatto sullo spread dalla crescita del debito?

 Secondo quanto emerge da uno studio della Bce, l’impatto sullo spread dell’aumento dell’indebitamento pubblico non è affatto di poco conto. L’ingente debito pubblico italiano, che ha già superato quota 2.000 miliardi di euro sul finire del 2012, risulta essere l’elemento-chiave nell’andamento dello spread Btp-Bund. A quanto pare per ogni punto di crescita del nostro debito, avviene un contestuale aumento del differenziale tra i tassi italiani e quelli tedeschi. Tuttavia, può essere comprensibile il fatto che gli investitori chiedano un maggior premio per il rischio al crescere del debito pubblico.

Investitori italiani pronti a investire sul mattone nel 2013

 Si intravede uno spiraglio di luce nel tunnel della crisi del mattone. Tuttavia, non si tratta di indicazioni positive provenienti dalle ultime rilevazioni sull’andamento del settore immobiliare, bensì lo scenario dipinto da Legg Mason Global Income Survey a seguito di un sondaggio condotto lo scorso gennaio su 3.000 investitori di 13 paesi di tutto il mondo, tra i quali figura anche l’Italia. Secondo quanto emerge dal rapporto di Legg Mason, un quarto degli investitori italiani punterà sul mattone nel 2013.

Tasse troppo alte in Europa secondo Draghi

 Il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha dichiarato ieri in un’audizione al Parlamento europeo che il risanamento dei conti pubblici sta avendo un impatto positivo anche sul difficile finanziamento delle imprese che ormai sta diventando la sfida più importante per l’Eurotower. Il banchiere italiano ha affermato che nella prima parte dell’anno l’economia europea resterà debole, ma è attesa una graduale crescita a partire dalla seconda metà dell’anno. Draghi ha sottolineato che il 2013 è iniziato con un quadro più stabile, grazie alle riforme promosse dai governi nazionali.

Mutui cosa succede se aumenta l’Euribor?

Negli ultimi giorni stiamo assistendo a un aumento dei tassi interbancari, tanto temuti dalle famiglie italiane che hanno stipulato da tempo un mutuo a tasso variabile oppure per coloro che si apprestano a contrarlo. L’Euribor sta tornando a salire e su tutte le scadenze, ovvero dai 30 giorni ai dodici mesi. Sul finire di gennaio c’è stato il primo rialzo dai minimi storici, ma il trend di crescita – seppur a tassi contenuti – non si è ancora fermato. Quanto basta per far suonare un campanello d’allarme e mettere in allerta coloro che hanno sulle spalle un mutuo a tasso variabile.

Boccata d’ossigeno per le banche da Basilea 3

Buone notizie per gli istituti di credito europei. Come da attese i governatori e i responsabili delle autorità di sorveglianza del Comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria hanno approvato la revisione degli standard di liquidità per le banche previste dalla nuova normativa di Basilea 3. La riunione è avvenuta nel quartier generale della Banca per i Regolamenti Internazionali (Bri). La decisione è stata presa all’unanimità e dovrebbe così concedere una boccata d’ossigeno al settore del credito, in attesa dell’entrata in vigore delle nuove regole.

Ottimo risparmio gestito per Banca Nuova

 Risparmio gestito, titoli da amministrare e denaro liquido: queste tre componenti hanno consentito ai promotori finanziari di Banca Nuova di ottenere un importo complessivo pari a mezzo miliardo di euro, un valore davvero ragguardevole, soprattutto se si pensa che è riferito ai primi tre mesi di quest’anno. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario di questi dati, c’è da dire che l’ammontare maggiore è stato quello relativo alla liquidità (più di 210 milioni di euro), seguita a ruota dal risparmio gestito (170 milioni) e i titoli (118 milioni). Ad aprile, poi, gli stessi promotori dell’istituto di credito in questione, il quale fa parte del gruppo Banca Popolare di Vicenza, hanno dovuto fare i conti con una perdita contenuta di liquidità, superiore ai trentacinque milioni di euro.

Operazione liquidità riduce lo spread e allenta tensioni

 La situazione delle borse europee appare decisamente rosea: Piazza Affari è passata dal +1% a una crescita del 4,3%, Londra ha guadagnato il 3,46%, Madrid il +3.83%, Amsterdam il 4,27%. Anche Parigi e Francoforte hanno visto un aumento rispettivamente di +4,19% e +5%. Era prevedibile o almeno auspicabile un impatto positivo sui mercati: il comunicato emesso dalle banche centrali ha annunciato un’azione coordinata per supportare il settore finanziario globale in risposta alla crisi del debito e l’impatto si é presto visto.

Dollari alle banche dell’area euro in un intervento coordinato

 La situazione dei Paesi dell’area euro diviene sempre più preoccupante a causa soprattutto del debito pubblico che, in taluni Paesi, ha raggiunto livelli che vanno oltre la soglia stabilita dal trattato di Maastricht. La Banca centrale europea ha quindi deciso di intervenire con la Fed americana, la Bank of England, la Banca nazionale svizzera e la Banca del Giappone per fornire liquidita’ in dollari alle banche dell’area euro che potessero trovarsi in situazione di difficoltà. Due banche europee (i cui nomi non sono ancora noti), l’altro ieri hanno già dovuto chiedere in prestito alla Bce 575 milioni di dollari, perchè non hanno trovato altro modo per reperire finanziamenti nella valuta americana.