Per Saipem report positivi di Ubs e Morgan Stanley: è il miglior petrolifero per fronteggiare la crisi

 Secondo Morgan Stanley ed Ubs, Saipem risentirà meno della concorrenza della caduta del prezzi del greggio, in quanto il suo portafoglio ordini è robusto, le sue capacità industriali riconosciute e la sua struttura finanziaria più che solida. Il titolo è caduto la settimana scorsa sui minimi dal gennaio del 2006 ed a questi prezzi incorpora uno scenario catastrofico che non avrebbe eguali nella storia recente dell’industria petrolifera. Entrambe le banche d’affari consigliano di acquistare il titolo. Le due banche d’affari hanno lavorato con energia sulle loro valutazioni per aggiornarle alla caduta del prezzo del greggio ed al peggioramento del quadro macro economico. La revisione è stata brutale e Ubs ha deciso, mediamente, un dimezzamento del target price delle società del settore. Morgan Stanley ha abbassato meno, ma solo perché aveva aggiornato di recente le sue aspettative. I due report concordano su molto aspetti e traggono anche le stesse conclusioni su Saipem: a 15 euro, dopo una discesa del 44% dall’inizio dell’anno, il titolo è da comprare perché sconta una caduta delle nuove commesse e pesantissime cancellazioni di ordini, eventi che contrastano con quanto comunicato dalla società in occasione della trimestrale.

Nei primi 9 mesi dell’anno i nuovi ordini sono arrivati a 12,2 miliardi di euro battendo il livello record di 12 miliardi del 2007 ed i 10,7 miliardi di euro del 2006. Morgan Stanley si aspetta un calo a 9,3 miliardi di euro nel 2009 ed a 10,7 miliardi di euro nel 2010 per effetto del rallentamento della spinta agli investimenti da parte delle società petrolifere. Il greggio si è più che dimezzato nel giro di 4 mesi ed a questi livelli di prezzo andare a cercarlo in luoghi estremi del pianeta potrebbe non essere redditizio. Nel corso dell’ultima settimana tre big come Shell, Chevron ed Exxon hanno rivisto al ribasso le loro indicazioni sugli investimenti futuri. Morgan Stanley ha confermato il giudizio overweight con target price a 23 euro da 29 euro. La società guidata da Pietro Franco Tali merita fiducia perché è ben diversificata tra le attività di perforazione, quelle di costruzione e quelle di ingegneria, in alcuni segmenti, come per esempio la trivellazione onshore, la sua capacità di portare a termine progetti di alta complessità è elevata e riconosciuta. In più, il titolo tratta a 7,1 volte gli utili attesi nel 2010, un valore più alto di quello medio del settore ma più basso della sua media storica, pari a 16,2. Per l’analista di Ubs invece “la società ha uno dei più solidi portafogli ordini del settore” malgrado il target price sia stato tagliato da 34 euro a 19,50.

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