Sterlina in picchiata dopo il voto in Inghilterra

E’ successo quello che si temeva: il presentarsi di un hung Parliement, un parlamento “appeso” ed instabile nella maggioranza dopo il voto di ieri e la sterlina come previsto, è caduta in picchiata mentre le Borse europee hanno aperto in rialzo sebbene debolmente.

La motivazione? Lo stop forzato alla linea dura antieuropeista di Theresa May dato dai risultati. La sterlina, che già da tempo aveva iniziato a calare, continua a ritoccare i minimi dallo scorso aprile scendendo fino a 1,2650 sul dollaro e 0,883 sull’euro. Si tratta effettivamente del calo più pesante dallo scorso ottobre. Dati alla mano si parla di più del 2%: una vera e propria scossa per il conio britannico che vede in questo modo il profilarsi di un percorso non facilissimo all’interno del mercato valutario. La sterlina cala anche nei confronti dello yen. il cross è infatti  a 139,9.

 

Per ciò che riguarda i mercati, dopo un avvio positivo la Borsa di Milano, approfittando della confusione generale, ha ampliato il suo margine con un rialzo dell’1% spinto in modo sostenuto dai titoli bancari. Allo stesso modo si stanno comportando anche le altre borse: Parigi guadagna lo 0,9%, Francoforte lo 0,67% e Madrid lo 0,64%,mentre Londra avanza dello 0,7%. Entrando nello specifico dei bancari si distingue in particolare Ubi Banca, attualmente in rialzo del 5,9% in vista dell’aumento di capitale da circa 400 milioni di euro e la raccomandazione a buy da parte degli analisti di Equita. Lo spread scende a 189 punti e non vi è al momento, troppo timore per il giudizio di Moody’s sul debito sovrano italiano che verrà annunciato questa sera dopo la chiusura di Wall Street.