Calo spread non è merito di Monti secondo il Financial Times

Secondo quanto riportato dalla versione online del quotidiano britannico Financial Times, Mario Monti non sarebbe l’uomo giusto per guidare l’Italia. Brutta tegola per il professore di Varese, che perde l’appoggio di uno dei più autorevoli quotidiani finanziari europei. Sul finire dello scorso anno Mario Monti era stato bocciato anche dal quotidiano tedesco Bild, il più venduto nel vecchio continente. Secondo quanto scritto in un editoriale da Wolfang Munchau, l’esecutivo Monti ha provato a intodurre riforme strutturali “modeste” e “annacquate fino all’irrilevanza macroeconomica”.

L’articolo del Financial Times è molto duro nei confronti di Monti. Secondo FT Monti non avrebbe mantenuto le promesse legate alle riforme e alla fine si è semplicemente concentrato sull’aumento indiscriminato delle tasse. Monti ha guidato un esecutivo tecnico in qualità di “traghettatore”, ma alla fine è emerso come un politico che vuole imporre una linea dura agli italiani. Inoltre, secondo il FT il calo dello spread Btp-Bund fin sotto 260 punti base non è merito suo bensì dal banchiere centrale Mario Draghi.

Nell’analisi del Financial Times si legge poi che il candidato premier del Pd, Pier Luigi Bersani, inizia a prendere le distanze dalle politiche di austerità dopo averle sostenute nei mesi scorsi. FT fa notare che Bersani si è dimostrato un po’ esitante nei confronti delle riforme strutturali. Tuttavia, il leader della coalizione di centro-sinistra ha maggiori possibilità rispetto a Monti nel confronto con Angela Merkel, grazie anche alle maggiori chance di collaborazione con il presidente socialista francese François Hollande. Per quanto riguarda Silvio Berlusconi, il FT ammette che l’alleanza con la Lega sta avanzando, sebbene sia ancora indietro al Pd nei sondaggi.

A inizio dicembre scorso il FT aveva attaccato duramente il cavaliere, affermando che l’Italia rischierebbe il collasso in caso di vittoria di Silvio Berlusconi alle prossime elezioni politiche del 24-25 febbraio. Secondo il FT “fino a ora la campagna dell’ex primo ministro è stata positiva. Ha lanciato un messagggio anti-austerità a cui è sensibile l’elettorato deluso. E ha inoltre continuato a criticare la Germania per la sua riluttanza ad accettare gli eurobond e a permettere che la Bce acquistasse bond italiani incondizionatamente”.

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