Euro – dollaro, l’andamento preoccupa gli esperti

L’andamento del cambio euro-dollaro inizia a preoccupare gli esperti, soprattutto per coloro che puntano sulla moneta unica e sulla sua tenuta. Il problema? Sembra che almeno sul breve periodo la moneta verde riuscirà a confermare la sua forza.

Ai minimi il cambio euro-dollaro

Il mercato del Forex è impietoso con i suoi dati: è palese ormai che il cambio stia attraversando una tendenza ribassista che ha causato l’aggiornamento dei minimi dell’anno e che non vi siano spunti al momento per tentare di invertire la rotta. Un valore che gira intorno agli 1,0885 non promette bene per la moneta unica, la quale si è sempre mostrata al top delle sue performance su livelli più alti. Purtroppo, come indicano gli analisti di Danske Bank, grazie anche agli acquisti in dollari previsti in questo periodo, non mancherà supporto alla valuta americana che nel breve periodo manterrà la sua forza. Un sostegno che è dato dalla politica monetaria della Fed, decisamente reattiva, ma anche da quel che sta avvenendo ancora commercialmente tra Stati Uniti e Cina e le possibili conseguenze di una hard brexit sull’Unione Europea.

Rischio parità per il cambio euro-dollaro

Il cambio euro-dollaro, va sottolineato, sta affrontando delle criticità oggettive: a livello tecnico negli ultimi mesi il cambio si è già deprezzato del 4,3% e perde il 12,2% su base annua. Si rischia la parità per il cross? Di certo il rallentamento della crescita dell’Eurozona non aiuta una situazione già di per sé complessa: è impossibile negare che la Germania sia praticamente in recessione e che anche gli altri Stati abbiano problemi ai quali si aggiungono anche gli effetti della politica monetaria della BCE e dei dazi di Donald Trump: l’Europa è un forte esportatore ed il cambio risente del malumore degli investitori rimasti “in trappola” a causa delle tensioni commerciali. Detto ciò, quali sono realmente le prospettive future per il cambio euro-dollaro? Al momento quel che appare evidente è che i rischi geopolitici ed economici pesino più sull’euro che sul dollaro, sostenendo quindi quest’ultimo all’interno del mercato monetario.

L’occasione giusta per un’inversione di rotta? Un accordo relativo alla Brexit ed il possibile rialzo del prezzo al consumo del petrolio per via di potenziale inasprimento di tensioni tra Iran ed Arabia Saudita. Si tratta di eventi che necessitano di incastrarsi perfettamente per avere l’effetto voluto. In quel caso la moneta unica potrebbe avere una chance di risalita, riportando il cross a livelli più accettabili per l’Eurozona.