Alitalia, Gualtieri rassicura su tempi e ruolo del Mef

Il ministro del Tesoro Roberto Gualtieri sarebbe, a quanto pare, pronto per assicurare una risoluzione veloce della questione Alitalia, partecipazione del Mef alla cordata compresa, dando via libera alla conversione degli interessi sul prestito-ponte prima della firma del contratto. E quindi in tempi consoni.

Le preoccupazioni di Gianfranco Battisti su Alitalia

Gianfranco Battisti, ceo di Ferrovie dello Stato, giusto qualche giorno fa, secondo indiscrezioni stampa provenienti da Il Messaggero, avrebbe inviato una lettera al ministero delle Finanze ed ai commissari nel quale richiedeva una proroga del termine per presentare l’offerta vincolante e il contratto dal 15 settembre al 31 ottobre. Un rinvio decisamente corposo ma causato dal rallentamento delle pratiche di partecipazione del Mef stesso ed un problema legato all’Antitrust americano e Blue Sky (per il quale esisterebbero anche differenti posizioni nella cordata, N.d.R.) che si andrebbe ad aggiungere alla necessità di appianamento delle divergenze tra Atlantia e Delta Airlines: insomma vi sono ancora delle questioni da sistemare che necessiterebbero di tempo per non mandare all’aria il lavoro fatto ed evitare la liquidazione di Alitalia.

Le intenzioni di Mef e commissari su rinvio Alitalia

Da quel che si evince da fonti giornalistiche i commissari straordinari di Alitalia dovrebbero inviare questa sera una lettera a Mise e quindi al ministro Roberto Gualtieri contenente il loro via libera ad un’ulteriore proroga fino al 15 settembre, che dovrà però essere l’ultima, soprattutto in relazione al progressivo diminuire della liquidità disponibile nelle casse del vettore. Con il via libera del ministero, ipotizzabile il prossimo 16 settembre, si darebbe il via all’ultimo conto alla rovescia.  In questo modo FS e gli altri soci della cordata dovrebbero avere tempo sufficiente per poter risolvere tutte le questioni ancora rimaste in sospeso, partendo dalla necessità di far quadrare gli impegni per un incontro diretto in Georgia che possa sancire la fine delle discussioni (costruttive) tra i partner e la nomina di un Ceo.

Ad essere però preoccupati per la lettera di Battisti sono i sindacati: nello specifico viene contestato il passaggio della lettera scritta dal manager nel quale si sottolinea che “l’eventuale riallocazione dei possibili esuberi non è in alcun modo di competenza di Newco o dei suoi potenziali soci, ma dovrà essere gestita dalle istituzioni“. Un particolare che preoccupa e non poco coloro che da mesi ormai tentano di salvare il numero più alto possibile di posti di lavoro lavorando con il fine di evitare un numero alto di licenziamenti e provvedere ad una corretta gestione delle persone allontanate.