Banco Popolare lancia profit warning 2012

 Resta sotto i riflettori il titolo Banco Popolare, che ieri sera ha lanciato un profit warning sui conti del 2012. Le azioni della banca erano in forte calo questa mattina a Piazza Affari, evidenziando addirittura un calo di circa cinque punti percentuali. Dopo essere scesi fino a 1,15 euro, sui livelli più bassi da oltre due mesi, i prezzi hanno virato in positivo e attualmente il titolo guadagna lo 0,57% a 1,23 euro. A favorire la ripresa delle quotazioni è l’andamento molto positivo del settore bancario e la riduzione dello spread sotto 340 punti.

Banco Popolare ha annunciato una perdita potenziale di 330 milioni di euro. In particolare, la controllata Agos-Ducato potrebbe evidenziare nell’ultimo trimestre del 2012 un passivo superiore a quanto stimato in precedenza. L’impatto sul conto economico consolidato dovrebbe essere pari a circa 100 milioni di euro, a causa delle maggiori rettifiche di valore sui crediti della controllata. La perdita inattesa non comprometterà, però, la solidità dell’istituto, che sarà in grado di raggiungere un Core Tier1 superiore alle richieste dell’Eba.

BANCHE ITALIANE: NEL 2012 SARA’ RECORD DI SOFFERENZE

Agos-Ducato è controllata al 39% da Banco Popolare e al 61% dal colosso bancario transalpino Crédit Agricole. Per quanto concerne me rettifiche di valore su crediti, Banco Popolare ritiene sottostimato dagli analisti finanziari l’impatto del costo del credito del quarto trimestre. Ad oggi, sulla base dei dati provvisori, dovrebbe attestarsi intorno ai 650 milioni di euro. Gli esperti di Kepler sottolineano che la perdita di 330 milioni sarebbe superiore rispetto alle stime di -271 milioni e di -200 milioni espresse dal consensus.

COSA SUCCEDE A BORSA E SPREAD SE L’ITALIA ESCE DALL’EURO?

Equita Sim fa notare che le perdite su crediti pari a 650 milioni di euro sono nettamente più alte delle stime di consensus di -354 milioni di euro. Il broker milanese ha così ridotto il target price del titolo Banco Popolare a 1,9 euro da 2,1 euro. Confermato il rating “hold” (tenere le azioni in portafoglio), lo stesso assegnato anche da kepler. Intanto, Equita Sim stima che i prestiti incagliati nel 2012 possano essere pari a 500 milioni di euro.

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