Rischio bolla sui bond europei nel 2013?

 Lo scorso anno è stato davvero spettacolare per il mercato obbligazionario, in particolare per i corporate bond e il segmento degli high-yield bond. Da quando Mario Draghi, governatore della BCE, ha dato le garanzie che cercavano gli investitori per puntare sugli asset denominati in euro, è avvenuto un rally esaltante per azioni e bond periferici europei tanto che ora si parla addirittura di un rischio bolla per i bond in Europa. Il forte appetito per il rischio, la politica monetaria espansiva della BCE e la ripresa del settore bancario stanno creando i presupposti per continue emissioni obbligazionarie.

Essendo ancora gli asset con i rendimenti più alti in un contesto di mercato caratterizzato da tassi reali negativi, le emissioni corporate e sovereign dei paesi periferici europei sono ancora le più richieste dagli investitori che stanno scommettendo sul restringimento degli spread rispetto ai titoli “core” europei e sulla possibilità di miglioramenti dei rating. Dopo il rally dell’ultimo trimestre del 2012, il nuovo anno ha evidenziato una seconda raffica di acquisti.

CORPORATE BOND: RECORD EMISSIONI A 4MILA MILIARDI NEL 2012

I rendimenti dei corporate bond sono scesi a scapito dei titoli governativi francesi e tedeschi, che al momento mostrano tassi su livelli ancora eccessivamente bassi. Secondo gli esperti, però, un’eccessiva esposizione al comparto obbbligazionario potrebbe essere rischiosa nel caso in cui dovessero improvvisamente salire i tassi di interesse. Ciò potrebbe provocare una veloce discesa dei prezzi e quindi perdite in conto capitale agli investitori. Ad ogni modo i tassi nella zona euro sono fermi allo 0,75% da luglio scorso e per il 2013 non dovrebbero esserci modifiche né al rialzo né al ribasso.

BOND SOCIETARI ITALIANI: EMISSIONI +57% NEL 2012

Secondo Chris Iggo, responsabile degli investimenti fixed income di Axa IM, “a meno di qualche shock sul fronte inflazionistico oppure del credito, difficilmente i rendimenti dei bond saliranno rapidamente”. La cautela, però, è d’obbligo, considerando il recente rally. Inoltre, secondo un sondaggio di Aksia, secondo il parere di un terzo dei fondi hedge la prossima bolla scoppierà nel settore del credito. La scorsa ottava sono stati emessi bond per 14,9 miliardi in Europa, con le banche tra le più attive (in particolare Société Générale, Intesa SanPaolo e Santander).

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