Rating Campari tagliato da Deutsche Bank a hold da buy

 Falsa partenza in borsa questa mattina per il titolo Campari, che paga la mezza bocciatura arrivata da Deutsche Bank. Il titolo attivo nel settore dei soft drink mostra una flessione del 2,34% a 6,265 euro, facendo decisamente peggio dell’indice azionario FTSE MIB che invece perde poco più dell’1,6%. Le azioni Campari sono scese per ora fino a 6,2 euro, ovvero il minimo più basso da oltre venti giorni. Deutsche Bank non mette in dubbio la qualità della società, ma ritiene che l’azione è ormai valutata correttamente in borsa.

Gli esperti del colosso bancario tedesco hanno così deciso di abbassare il rating a “hold” (tenere le azioni in portafoglio) da “buy” (comprare le azioni). Il target price è stato confermato a 6,2 euro, ovvero il minimo intraday della seduta odierna. Lo scorso 17 ottobre il titolo ha toccato il massimo storico di 6,545 euro, poi ha cominciato a perdere leggermente quota.

Qualche giorno fa la società ha lanciato con successo un bond a sette anni al tasso fisso del 4,5% per complessivi 400 milioni di euro, parte dei quali servirà a finanziare l’acquisizione della società giamaicana Lascelles des Mercado, leader nel settore dei rum. Deutsche Bank si aspetta una leggera frenata soprattutto in Europa, a causa della congiuntura negativa. L’azione Campari scambia ora a 18 volte il p/e 2013, per cui secondo gli analisti di Deutsche Bank il margine di upside è nettamente diminuito.

Tuttavia, grazie alla recente acquisizione dei rum giamaicani, la crescita del gruppo Campari dovrebbe accelerare nel secondo semestre del 2012 e avere anche ripercussioni positive sull’utile netto peer il prossimo anno. Tra i principali fattori di rischi per la società c’è la frenata delle vendite dei prodotti a marchio Aperol e le difficoltà macro in Italia. Campari pubblicherà i conti del terzo trimestre il prossimo 12 novembre: salvo sorprese, i risultati dovrebbero essere migliori rispetto all’andamento registrato nel primo semestre dell’anno. Il rating della società è stato abbassato anche da Mediobanca: “neutral” da “outperform” (target invariato a 6,6 euro).

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