Unicredit target price tagliato a 4,15€ da Ubs

Dopo aver assaggiato la scure di Fitch, Unicredit deve fare i conti anche con la parziale bocciatura di Ubs. A Piazza Affari il titolo della banca milanese accusa il colpo e mostra un ribasso dell’1,25% a 3,644 euro, quotando poco sopra il minimo intraday che attualmente è posto a 3,638 euro. Ieri, invece, le azioni della banca di Piazza Cordusio hanno perso il 3,61%. Gli analisti finanziari di Ubs hanno tagliato le stime di eps del 19% nel 2013 a 0,32 euro per azione.

La precedente stima era invece di 0,39 euro per azione. Per il 2014 la stima di eps scende a 0,49 euro da 0,53 euro. Di conseguenza la banca d’affari svizzera ha deciso di abbassare il target price sul titolo Unicredit del 20,5% circa a 4,15 euro da 5 euro. Ubs si aspetta, però, che i costi della banca possano scendere molto quest’anno. L’istituto bancario elvetico, quindi, ha deciso di confermare la sua raccomandazione sul titolo a “neutral”.

FITCH TAGLIA RATING UNCIREDIT E INTESA SANPAOLO A BBB+

Ubs fa notare che il titolo Unicredit scambia a sconto rispetto alla media delle banche europee, se si guarda il patrimonio netto tangibile che è inferiore a 0,5 volte rispetto alla media europea di 1. Secondo Ubs, però, il titolo ora scambia ampiamente in linea sulla base del rapporto prezzo/utile 2014 (7,8 volte rispetto a 8). Unicredit soffre maggiormente il downgrade di Fitch, che ha tagliato il giudizio sul merito di credito della banca milanese da “A-“ a “BBB+” (lo stesso dell’Italia) con outlook negativo. Il rating di breve termine è stato confermato a “F2”.

FITCH TAGLIA RATING ITALIA A BBB+

Intanto, secondo gli esperti di Equita Sim, il management di Unicredit punterà maggiormente sul trading income per incrementare gli utili. La sim milanese ha ribadito la sua raccomandazione a “buy” (comprare le azioni) con target price a 5,5 euro. Unicredit punta a un profitto netto nel 2013 pari a 865 milioni di euro, ben al di sopra delle stime di Equita Sim (342 milioni di euro). La banca milanese ha dichiarato che gli accantonamenti per perdite su crediti saranno più bassi rispetto allo scorso anno.

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