Danone torna in Cina

 Danone, uno dei più importanti gruppi alimentari del mondo, sta per tornare nel mercato cinese grazie a una nuova intesa con un partner locale. L’operazione potrebbe aprire le porte di una vera e propria miniera d’oro, che finora Danone aveva gestito con una strategia che non era stata in grado di soddisfare tutti i propri stakeholders: vediamo cosa potrebbe accadere all’azienda nei prossimi mesi, in riferimento ai mercati esteri.

Stando a quanto affermava un approfondimento curato poche ore fa da Reuters, Danone avrebbe investito ben 325 milioni di euro per due operazioni con il gruppo alimentare China Mengniu Dairy, a conferma del ritorno della società transalpina nel mercato cinese.

Sempre secondo i dettagli operativi ribaltati dal media, “una joint venture controllata 49% da Danone e al 51% dal gruppo alimentare pubblico cinese Cofco otterrà una quota dell’8,3% in Mengniu da una società controllata dalla stessa Cofco, che al termine dell’operazione rimarrà comunque primo azionista di Mengniu, con il 27,83% delle azioni”.

In cambio, Danone dovrebbe accaparrarsi una partecipazione pari al 4 per cento: una quota che la società vorrebbe incrementare già nel prossimo futuro, andando a confermare il maggior impegno nei confronti di tale strategia (qualche tempo fa avevamo parlato di Danone in riferimento alle sue scelte sulle politiche del personale).

Oltre a quanto sopra, Reuters ci informa che per la produzione e la vendita di yogurt in Cina, Danone ha inoltre costituito una joint venture con Mengniu, partecipata dai francesi per il 20 per cento.

“Con queste due operazioni Danone tenta di nuovo l’espansione della propria presenza in Cina dopo che oltre cinque anni fa il gruppo francese uscì da una partnership con la stessa Mengniu” – conclude Reuters – “Quest’ultima – oltre ad aver bisogno di un partner internazionale per sfruttare la crescente domanda di latte e yogurt in Cina – deve ristabilire la propria credibilità dopo le recenti e ripetute accuse di aver messo in commercio latte avariato”.