Telecom Italia ebitda e ricavi in calo nel 2012

 Telecom Italia ha diffuso i risultati preliminari dell’esercizio 2012, evidenziando un calo del giro d’affari e del margine operativo lordo. Lo scorso anno si è chiuso con una diminuzione dei ricavi dell’1,5% a 29,5 miliardi di euro. Gli analisti si aspettavano un fatturato più basso, pari a 29,2 miliardi di euro. La discesa dei ricavi è dovuta per lo più alla business unit domestica, mentre il fatturato è aumentato in Brasile ma soprattutto in Argentina (+564 milioni).

In Italia Telecom ha generato ricavi per 17,884 miliardi di euro, in calo del 5,8% rispetto ai 18,99 miliardi del 2011 sia in termini reported che in termini organici. La flessione dei ricavi è dovuta al peggioramento del ciclo economico, ma soprattutto alla forte riduzione delle tariffe sui servizi di telefonia tradizionali a causa del continuo aumento della concorrenza. A pesare sul fatturato del gruppo guidato da Franco Bernabè è stata anche l’entrata in vigore del nuovo listino di terminazione su rete mobile (MTR), che prevede una riduzione della tariffa del 53% a 2,5 centesimi di euro da 5,3 cents.

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Inoltre, è stata introdotto a livello europeo un tetto sul prezzo del traffico in roaming. A compensare il calo del business dei servizi tradizionali sono stati alcuni servizi innovativi, come il Mobile Internet e il Broadband Fisso. Per quanto riguarda la redditività, l’ebitda è sceso del 4,2% a 11,66 miliardi di euro. L’incidenza sui ricavi è diminuita al 39,5% dal 40,6% dell’anno precedente. In termini organici il mol è diminuito del 2%.

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Gli investimenti sono stati pari a circa 5,2 miliardi di euro, mentre l’operating free cash flow è salito di quasi 700 milioni rispetto allo scorso anno a circa 6,47 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2012 l’indebitamento finanziario netto è sceso a 28,27 miliardi di euro dai 30,41 miliardi di fine 2011. Stamattina alla borsa di Milano il titolo Telecom Italia perde lo 0,97% a 0,6665 euro. I prezzi hanno toccato un minimo intraday a 0,6615 euro, ovvero il livello più basso degli ultimi tre mesi.

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