Outlook India tagliato da Fitch

 L’agenzia di rating Fitch ha deciso di abbassare l’outlook sul debito sovrano dell’India, portandolo a “negativo” da “stabile”. Il rating sovrano, invece, è stato confermato a BBB-. Secondo Fitch sono aumentati i rischi sulla crescita economica nel medio-lungo termine e non sono stati fatti molti progressi dal lato della riduzione del deficit di bilancio. L’agenzia di rating ha esortato il governo indiano a trovare misure in grado di creare un contesto più favorevole agli investimenti privati. Il paese sta vivendo una fase molto delicata sia dal lato economico sia dal fronte politico.

Giovedì scorso era stata annunciata un’inflazione cresciuta a maggio al ritmo del 7,55% su base annua. Si è trattato di un incremento maggiore di quanto preventivato dagli analisti finanziari e dallo stesso governo di New Delhi. Ciò potrebbe portare presto la Reserve Bank of India a rivedere al ribasso il livello dei tassi di interesse. Tuttavia, nella riunione di stamattina, la Banca Centrale indiana ha deciso di mantenere il tasso repo fermo all’8% (tasso di riferimento per i prestiti alle banche commerciali) e il tasso reverse repo al 7% (remunerazione che ottengono le banche quando depositano il loro denaro nella banca centrale).

IL VOTO IN GRECIA NON PLACA LA TENSIONE SUGLI SPREAD

Ad aprile scorso la Reserve Bank era intervenuta tagliando di 50 basis point i tassi di interesse per la prima volta dopo tre anni. Le difficoltà per l’India arrivano anche dalla politica interna. Venerdì si è dimesso il ministro delle Finanze indiano, Pranab Mukherjee, 76 anni, che negli ultimi anni ha allontanato gli investitori stranieri dal paese in virtù di una politica fiscale sfavorevole.

RATING SPAGNA TAGLIATO DA MOODY’S A BAA3

L’economia indiana è in fase di rallentamento ormai da diversi mesi e la crescita viaggia ai ritmi più lenti degli ultimi nove anni. La rupia è tra le valute asiatiche più deboli e l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha minacciato New Delhi di un probabile downgrade, che farebbe dell’India il primo tra i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) a perdere lo status di paese affidabile per gli investimenti.

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