Fondo Salva Stati crea tensione in Europa

 Continua a manifestarsi quella che è la tensione all’interno dell’area euro, un tensione che dente ad aumentare a seguito di quella che è la sempre e più vicina unione bancaria. Una tensione che sembra arrivare dal sospetto della Germania, un sospetto che spinge a pensare che l’Europa del Sud vorrebbe usare l’Esm (il fondo salvataggi) senza poi rimborsare la medesima somma. Un sospetto che si accentua in Germania dato che Berlino è il primo azionista in questione.

Cipro salvataggio shock con prelievo sui depositi

 Brutta tegola per l’area euro. Nel week-end i ministri finanziari riuniti a Bruxelles hanno trovato l’accordo per il salvataggio di Cipro, ma a un prezzo molto alto per i cittadini ciprioti. A fronte di un pacchetto di aiuti finanziari da 10 miliardi di euro, che serviranno a Nicosia per evitare la bancarotta, è stata richiesta una misura straordinaria per garantire l’ammontare erogato da Ue e Fmi: la tassazione dei correntisti. E’ stato deciso di applicare una tassa del 9,9% sui depositi superiori ai 100mila euro detenuti nelle banche cipriote.

Rischio tsunami sui mercati secondo Roubini

 L’economista americano Nouriel Roubini, co-fondatore e presidente della Roubini Global Economics, è in Italia per il consueto appuntamento annuale al Workshop Ambrosetti di Cernobbio. Il guru dei mercati finanziari, famoso per aver previsto con largo anticipo la crisi dei mutui subprime e il crollo dei mercati del 2008, si è soffermato sull’attuale situazione economica e politica dell’Italia. Roubini ha una prospettiva non particolarmente ottimistica sulla zona euro, a causa dell’instabilità politica italiana. L’esperto ha dichiarato che “la situazione politica italiana è un rischio tsunami per i mercati europei”.

Germania può uscire dall’euro?

 L’affermazione alle recenti elezioni politiche italiane di partiti populisti e favorevoli all’uscita dell’Italia dall’euro, in particolare il MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo, ha portato nuovamente alla ribalta il tema della moneta unica. Accanto a qualche buon risultato ottenuto dal lato delle riforme fiscali e sull’integrazione bancaria, c’è da evidenziare anche la possibilità di uno “sdoppiamento” dell’euro. Questa ipotesi, sebbene al momento ancora poco probabile, è molto chiacchierata negli ultimi giorni soprattutto dopo che in Germania è nato “Alternativa tedesca”, un movimento contrario ai salvataggi dei Pigs e favorevole a un “euro a due velocità”.

Quali sono i paesi europei con rating AAA?

 Dopo la bocciatura di Moody’s sul rating sovrano della Gran Bretagna, che venerdì sera è stata declassata con perdita del prestigioso status “Aaa”, in Europa sono ormai davvero pochi i paesi che riescono ancora a conservare il giudizio di massima affidabilità creditizia. Colpa del costante aumento del debito pubblico, del deficit di bilancio e delle scarse prospettive di crescita economica e del mercato del lavoro. Dal club dei paesi europei più virtuosi era uscita lo scorso novembre anche la Francia, che però era stata bocciata anche a gennaio 2012 da S&P.

Italia ripresa economica solo dal 2014

 Secondo la Commissione Europea, l’Italia tornerà a crescere solo a partire dal 2014 mentre quest’anno resterà ancora in recessione. Infatti, la stima sul pil italiano per il 2013 è a -1%, ovvero una recessione più profonda rispetto alla precedente stima di -0,5%. Nel 2014, invece, arrriverà la tanto agognata crescita, con un rialzo frazionale del prodotto interno lordo stimato a +0,8%. Per quanto riguarda, invece, lo scorso anno, la flessione del pil è stimata a -2,2%, a causa del crollo della domanda interna e delle importazioni. E’ cresciuto, invece, l’export nei paesi non-Ue.

Immatricolazioni auto in Europa ai minimi storici

Il declino del settore auto in Europa non accenna a fermarsi. Il nuovo anno si è aperto nel peggiore dei modi per il settore automobilistico, che già nel corso del 2012 aveva manifestato clamorosi segnali di debolezza. A gennaio le immatricolazioni di nuove auto in Europa sono scese dell’8,5% su base annua a 918.280 unità. Il dato comprende sia l’Ue-27 che l’Efta. Non era mai stato registrato un valore così basso dall’inizio delle serie storiche, ovvero dal 1990. Secondo le rilevazioni dell’Association des Constructeurs Europeens de l’Automobiles (ACEA), nell’Ue-27 è avvenuto un calo dell’8,7%.

Tasse troppo alte in Europa secondo Draghi

 Il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha dichiarato ieri in un’audizione al Parlamento europeo che il risanamento dei conti pubblici sta avendo un impatto positivo anche sul difficile finanziamento delle imprese che ormai sta diventando la sfida più importante per l’Eurotower. Il banchiere italiano ha affermato che nella prima parte dell’anno l’economia europea resterà debole, ma è attesa una graduale crescita a partire dalla seconda metà dell’anno. Draghi ha sottolineato che il 2013 è iniziato con un quadro più stabile, grazie alle riforme promosse dai governi nazionali.

Scenari post-elezioni 2013 ipotizzati da Credit Suisse

 A poco meno di una settimana dalle elezioni politiche italiane, i mercati finanziari sembrano guardare con ottimismo alla tornata elettorale fiduciosi in una vittoria della coalizione di centro-sinistra pro-euro e magari appoggiata dai centristi guidati da mario Monti, favorevoli alle riforme strutturali e alle politiche di austerità promosse dall’Europa. Secondo gli esperti di Credit Suisse bisogna, però, considerare anche altri scenari, in quanto queste elezioni potrebbero riservare qualche sorpresa considerando il recupero del centro-destra e l’elevato numero di elettori indecisi.