Cosa sono gli eurobond

 In una fase molto “calda” per la crisi dei debiti sovrani e per la moneta unica europea – con gli investitori internazionali sempre più pronti ad alzare la guardia e a voltare le spalle all’Europa se non dovessero arrivare soluzioni concrete per arginare la crisi – molti policy makers tornano a spingere verso gli eurobond (o e-bond o stability bond), anche se resta inflessibile la posizione della Germania che, attraverso le parole del cancelliere Angela Merkel, ritiene questa ipotesi assolutamente inutile per risolvere la crisi dell’euro. Ma che cosa sono gli eurobond e come funzionano?

L’idea degli eurobond nasce dal lavoro dell’economista Alberto Quadro Curzio (Economia oltre la crisi) e ripresa nell’estate del 2011 nel contesto della crisi del debito sovrano e dell’unione monetaria europea. Per eurobond si intende la creazione di obbligazioni del debito pubblico dei paesi membri dell’unione monetaria europea, da emettersi a cura di un’apposita agenzia dell’Unione europea con la solvibilità garantita congiuntamente da tutti i paesi membri della zona euro. Rispetto al fondo salva-stati europeo EFSF, gli eurobond sono garantiti da capitale realmente conferito dai paesi membri (e non potenziale).

COME CREARE UN PORTFOLIO ANTI-CRISI SE SALTA L’EURO

Il capitale viene garantito da un mix di riserve auree e azioni di società esistenti o da costituire, specializzate in reti o infrastrutture (tlc, trasporti, etc.). Il capitale reale sarebbe conferito da ciascun stato membro nelle stesse proporzioni che hanno in quello della BCE. Le riserve auree del sistema europeo delle banche centrali (Sebc) sono tra le maggiori al mondo: 350 milioni di once per un controvalore pari a 450 miliardi di euro.

STRATEGIE ANTI-CRISI DELLE BANCHE CENTRALI

L’idea di un mix di oro e società legate al settore delle infrastrutture, per emettere bond da prestare ai paesi in difficoltà, nasce per ridare ossigeno all’economia reale partendo dalle fondamenta, cioè appunto le infrastrutture. In questo modo è possibile anche creare nuovi posti di lavoro. La Germania si oppone agli eurobond, in quanto i paesi sarebbero invogliati ad abbandonare la strada dell’austerity e del rigore fiscale necessari per risanare i conti dei paesi altamente indebitati.

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