Indagine per aggiotaggio su MPS

 Non sembra esserci pace per la banca più antica d’Italia. Dopo una puntata di Report che ha profilato l’immagine deprimente di un istituto che ha visto tempi migliori, ieri mattina la Guardia di Finanza ha fatto visita negli uffici di Rocca Salimbeni. Coordinato dal sostituto procuratore Antonino Nastasi, il nucleo operativo dei finanziari di Roma ha perquisito e acquisito documenti anche a Firenze, Roma, Milano, Mantova e Padova.

Le indagini e le investigazioni avrebbero altresì riguardato il Comune e la Provincia, dove sarebbero stati prelevati alcuni atti amministrativi, e le abitazioni private del presidente e del provveditore della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Gabriello Mancini e Claudio Pieri, dell’ex direttore generale Marco Parlangeli, e di Antonio Vigni,  allora dg dell’istituto, oltre alla casa e allo studio professionale dell’ex presidente Giuseppe Mussari, attuale vertice dell’Associazione bancaria italiana. Ad ogni modo, stando a quanto sta emergendo in queste ultime ore, tra gli indagati non vi sarebbero né Mussari né Mancini.

Le indagini sono inoltre andate al di là del solo network Monte dei Paschi di Siena, arrivando a diversi studi legali, alle sedi di Mediobanca, Intesa Sanpaolo e – stando ad alcune fonti di agenzia riportate da Il Sole 24 Ore – le sedi milanesi di Jp Morgan, Credit Suisse, Deutsche Bank e Goldman Sachs.

L’ipotesi di reato, stando a quanto riportato da una nota della Procura di Siena, sarebbe “manipolazione del mercato e ostacolo alle funzioni delle autorità di vigilanza, in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie all’acquisto di Antonveneta e ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Mps”.

TITOLO MONTE DEI PASCHI IN PICCHIATA

“La Banca” – risponde invece ufficialmente l’istituto di credito – “assicura come sempre la massima collaborazione e ribadisce la propria fiducia nella magistratura”. La Fondazione assicura invece di “aver agito nel pieno rispetto delle norme e con la massima trasparenza in tutte le operazioni finanziarie”.

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