Inflazione aprile 2013 rivista in calo all’1,1%

 Non si ferma la discesa dei prezzi al consumo in Italia, evidenziando contestualmente pericolose pressioni deflazionistiche provocate dalla grave crisi economica e dal forte calo dei redditi delle famiglie, dovuto a mancanza di lavoro ed eccessiva pressione fiscale. Secondo quanto pubblicato dall’Istat, ad aprile il tasso di inflazione ha mostrato un aumento tendenziale dell’1,1%. Si tratta del dato definitivo, rivisto al ribasso dalla stima preliminare dell’1,2% su base annua e dello 0,1% su base mensile. Rispetto a marzo, quando l’inflazione segnò un +1,6%, il calo tendenziale è dello 0,5%.

Il ritmo con il quale l’inflazione sta decelerando inizia a preoccupare, anche se sembra dovuto per lo più al deciso calo dei prezzi energetici che nei mesi scorsi avevano evidenziato importanti rialzi. In effetti, rispetto a marzo c’è stata una diminuzione del 2,1% dei prezzi energetici, mentre su base annua il calo è dello 0,9% dal +3,4% di marzo. L’inflazione acquisita per l’anno in corso è dell’1%.

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Per quanto riguarda, invece, il cosiddetto “carrello della spesa”, ovvero il paniere di beni acquistati con maggiore frequenza dai consumatori, i prezzi sono scesi dello 0,1% su base mensile mentre sono aumentati dell’1,5% su base annua, in deciso calo rispetto al 2% di marzo. Ad aprile l’inflazione “core”, ovvero quella depurata dall’incremento dei prezzi di beni alimentari ed energetici, considerati più volatili, è scesa all’1,2% dall’1,4% di marzo. Al netto dei soli beni energetici, invece, l’inflazione è diminuita all’1,3% dall’1,5% del mese scorso. Rispetto a dodici mesi fa, il tasso di crescita dei prezzi dei beni è sceso allo 0,9% dall’1,7% di marzo.

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Il tasso di crescita dei prezzi dei servizi è invece diminuito all’1,4% dall’1,7% di marzo. Il differenziale inflazionistico tra servizi e beni è tornato ad essere positivo dopo essersi azzerato a marzo. Non accadeva da ottobre 2010. Confermate poi le stime preliminari sull’indice armonizzato dei prezzi al consumo, aumentato ad aprile dello 0,3% rispetto almese scorso e dell’1,3% rispetto a dodici mesi fa (a marzo +1,8% su base annua).