Ibm prepara una maxi-fusione informatica col colosso Sun

 Sono ormai giunte ad una fase avanzata le trattative intraprese dalla Ibm per l’acquisto di Sun Microsystems: tale accordo permetterebbe alla società informatica statunitense di rafforzarsi anche nel settore dei server per internet, in modo da esercitare una forte concorrenza nei confronti dell’azienda rivale Cisco. L’annuncio dell’imminente fusione è giunto dal sito online del Wall Street Journal. Se l’operazione dovesse avere successo (si parla già della prossima settimana come termine ultimo per la conclusione), da parte di Ibm verrà stanziato un pagamento pari a 6,5 miliardi di dollari con un premio superiore al 100% rispetto al prezzo di chiusura della società di questa settimana. C’è comunque da sottolineare che in questo caso si tratterebbe di un’aggregazione non semplice, dato che le due società da sempre perseguono culture aziendali differenti: infatti, Ibm può essere considerata l’azienda che ha inventato l’informatica e da sempre tende ad assecondare le esigenze dei clienti in maniera formale, mentre Sun è nata nella Silicon Valley e deve il suo successo alla creatività degli ingegneri. Comunque, tutta l’operazione verrà ben accolta da Sun, la quale ha faticato non poco sul mercato negli ultimi anni e che si è concentrata prevalentemente sulle innovazioni del software (il titolo Sun è stato uno dei più colpiti dalla crisi finanziaria).

La compagnia di server aveva anche tentato un approccio simile con un altro colosso informatico, la Hp, ma l’offerta non aveva avuto successo. Per quanto invece riguarda la Ibm, la società si trova in buone condizioni e non viene considerato un pericolo alla propria redditività il fatto che Sun abbia perso ben 209 milioni di dollari nell’ultimo trimestre del 2008.

Le trattative in corso porterebbero infatti al rafforzamento del primato di Ibm in campo mondiale anche nel settore dei server; lo scorso anno la compagnia di Armonk deteneva già il 31,4% dell’intero mercato globale, seguita a breve distanza da Hp col 29,5%, mentre più staccate si trovavano Dell (11,6%) e appunto Sun (10,6%).

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