Legge di Stabilità: focus sui tagli ai ministeri

 Ancora focus sulla legge di Stabilità 2012 che va’ a coprire tutti i temi caldi (e non) del momento introducendo una moltitudine di novità in tutti gli ambiti, alcune decisamente negative.

Se l’aspetto più discusso è quello delle pensioni, quello più interessante per capire le ripercussioni a lungo termine di quanto appena approvato  riguarda tutti i tagli che sono previsti, sia in termini monetari che di personale.

Abbiamo ad esempio la mobilità per gli statali in esubero che garantirà però l’80% dello stipendio per due anni. Sono stati confermati anche i tagli alla sicurezza che interessano l’Arma dei Carabinieri (per circa 2 milioni di euro) ed il personale della Guardia di Finanza, ma sono stati tolti anche 87.7 milioni di euro (anzi, verranno tolti per la precisione entro il 2013) per le spese sui volontari dei vigili del fuoco. Ridotto anche il fondo di rotazione per le vittime dei reati di mafia. Tagli anche all’editoria per circa 50 milioni in 3 anni (ridotti dalla prima ipotesi che vedeva oltre 160 milioni in 3 anni).

In ultimo troviamo anche i tagli ai ministeri; anche se i tagli sono a 360° e mirano a ridurre tutte le spese i più colpiti restano il Ministero dell’Economia e delle Finanze (con tagli previsti per 5.8 miliardi di euro in 3 anni) e quello per lo Sviluppo Economico che invece perderà più di 7 miliardi per le spese nei prossimi anni. Anche se può sembrare un provvedimento dovuto a pensarci bene agire direttamente sui Ministeri, sopratutto su questi ultimi 2, vuol dire mettere un freno alla macchina Politica e si tratta di tre anni che avranno ripercussioni probabilmente sui prossimi sei, sopratutto in un momento di crisi come quello attuale dove tutte le forze orientate al futuro ed allo sviluppo dovrebbero essere al massimo delle loro possibilità.

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