Quante tipologie di mutuo sono disponibili in Italia

Nel momento in cui si sta pensando all’acquisto di una casa piuttosto che alla ristrutturazione di un immobile che, ad esempio, è stato ereditato, spesso e volentieri le spese da affrontare sono di gran lunga superiori rispetto alla propria disponibilità economica.

tipologie di mutuo

Ecco spiegata la ragione per cui è necessario fare riferimento al mercato creditizio e, nello specifico, ai mutui. Per chi è alla ricerca di un mutuo, il web è senz’altro uno dei luoghi migliori dove reperire informazioni. Infatti, online si può rapidamente dare un’occhiata a quali sono le soluzioni più vantaggiose, grazie ai portali di comparazione: ad esempio, su facile.it i mutui casa sono numerosi e il sistema consente di individuare la migliore soluzione in base alle proprie esigenze, creando un preventivo personalizzato.

I mutui si possono differenziare in relazione alle finalità a cui tendono, ma ci sono anche altri fattori che permettono di diversificarli, come ad esempio la durata, il tasso di interesse che viene praticato e le modalità con cui viene definito il rimborso. Nella maggior parte dei casi, le caratteristiche di ciascun contratto sono previste da parte di ogni singolo istituto bancario.

Le finalità legate all’apertura di un mutuo

Prima ancora di capire quali siano le soluzioni che convengono di più, è bene considerare la finalità per cui si sta procedendo con l’accensione di un mutuo. Tale richiesta, in gran parte dei casi, è motivata dalla necessità di comprare un immobile. Si può trattare di una prima casa, e in questo caso spesso si possono sfruttare detrazioni e altri vantaggi dal punto di vista fiscale, ma non solo. Ad esempio, le finalità possono essere connesse alla ristrutturazione di una casa, alla surroga, ovvero al trasferimento di un debito residuo di un primo mutuo in maniera tale da ottenere migliori condizioni, ma anche alla disponibilità di maggiore liquidità e al consolidamento dei propri debiti.

Il fattore legato ai tassi di interesse

Un altro elemento che ha una notevole incidenza sui mutui è rappresentato senz’altro dal tasso di interesse, che può essere più o meno oscillante in base a numerosi fattori. Si tratta del TAN, meglio conosciuto come Tasso Annuo Nominale, in base al quale si effettuato il calcolo del piano di ammortamento del mutuo.

Ci possono essere numerose tipologie di tasso di interesse. Troviamo quello fisso, che è strettamente connesso all’indice IRS, quello variabile, che è soggetto ad un ricalcolo continuo per l’intero piano di ammortamento del mutuo e varia in base all’oscillazione dell’Euribor o del tasso BCE. Il tasso variabile a rata fissa prevede che la rata venga conservata costante, ma la durata del periodo di rimborso potrà variare. Il capped rate è un tasso variabile che prevede un limite massimo che viene stabilito al momento della stipula del contratto, mentre il tasso misto può cambiare in base a diversi fattori che vengono sempre previsti nel contratto. Infine, il tasso bilanciato è composto da una parte a tasso fisso e dall’altra a tasso variabile: può avere, di conseguenza, un equilibrio differente in base al peso che si decide di dare alle due componenti.