Riacquisto azioni proprie Bp per 8 miliardi

 British Petroleum (Bp), il colosso energetico e petrolifero britannico, ha diramato una nota nella quale conferma la volontà di realizzare un ambizioso programma di riacquisto delle proprie azioni (buy back) da valutarsi intorno agli 8 miliardi di dollari. Una decisione deliberata e ribadita in seguito alla cessione della quota del 50 per cento che Bp deteneva nella Tnk-Bp, per il mercato russo. Vediamo pertanto quali saranno gli effetti di tale decisione sugli analisti della compagnia.

Stando a quanto ricordava MF, “il programma di riacquisto dovrebbe far tornare agli azionisti di Bp un importo equivalente al valore dell’investimento iniziale della società in Tnk-Bp, il terzo più grande produttore di petrolio in Russia”, con conseguente buona notizia per gli stakeholders maggiormente coinvolti nel rischio di impresa (qui il nostro ultimo e recente approfondimento sui conti British Petroleum 2012, che vi consigliamo di consultare per una continuità di osservazione sull’andamento societario).

Ricordiamo infatti che Bp aveva originariamente investito circa 8 miliardi di dollari in contanti, azioni e attività in Tnk-Bp nel 2003. Successivamente, nel corso del decennio che ha condotto la joint fino all’attuale esercizio, Bp ha ricevuto un totale di 19 miliardi di dollari di dividendi dalla venture russa. Successivamente, British Petroleum ha ceduto la partecipazione in Tnk-Bp a Rosneft, transazione cui ha fatto seguito un reinvestimento in titoli azionari della stessa compagine societaria, per un controvalore complessivo che sfiora i 12,48 miliardi di dollari in contanti.

Per quanto concerne gli azionisti – come già anticipavamo – si tratta di una buona notizia. I partecipanti al capitale sociale potranno così riottenere una parte dei proventi della cessione appena formalizzata, in un contesto certamente non favorevole. Gli azionisti erano infatti stati mal abituati a un periodo di lunga avarizia da parte del top management societario, ancora all’opera per cercare di arginare le conseguenze del disastro del pozzo Macondo nel Golfo del Messico.

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