Malpensa, il piano per il rilancio

Giuseppe Bonomi, numero uno della Sea, la società che gestisce l’aeroporto milanese, non rinuncia alla richiesta di risarcimento danni contro Alitalia per la cifra di 1,25 miliardi di dollari, ma nel frattempo guarda anche avanti, ad un piano per il rilancio di Malpensa. Alitalia tra pochi giorni sospenderà i voli in partenza da Malpensa (meno 180 voli al giorno, 800 alla settimana), e qualche altro vettore dovrà prendere il suo posto.

Air One di Carlo Toto si candida per il posto vacante e presenta i nuovi voli da Malpensa: con una conferenza stampa è stato annunciata infatti ieri l’attivazione di cinque voli nazionali (Roma Fiumicino, Bari, Lamezia Terme, Palermo e Napoli) e cinque internazionali (Salonicco, Bruxelles, Berlino e Atene). Il piano industriale della compagnia per i prossimi quattro anni prevede di “conquistare” Malpensa, e nel secondo semestre del 2008 saranno probabilmente inaugurate nuove rotte (nel mese di giugno Chicago e Boston).

Domani entrerà anche in vigore l’Open Skies, la liberalizzazione dei cieli, grazie alla quale cadranno i vincoli finora esistenti sui voli transatlantici (riguardavano perlopiù gli aeroporti di decollo e atterraggio; le compagnie europee ad esempio dovevano partire ed arrivare dal proprio paese). Una spinta in più per un rilancio, ma non certo la soluzione per Malpensa.


Giuseppe Bonomi ha elogiato il progetto Air One ed ha affermato di essere in trattativa con altre 70 linee aeree. Per rilanciare veramente Malpensa e usufruire delle possibilità aperte dall’Open Skies, servirebbe una grande compagnia aerea. Il Giornale ipotizza che Bonomi avrebbe già un accordo con Lufthansa, pronta a fare di Malpensa il suo quarto hub. Un’ipotesi senza dubbio verosimile, quanto affascinante.

Nel frattempo Meridiana-Eurofly si è aggiudicata i voli di linea da Malpensa all’Ucraina, al Senegal e all’Egitto. La compagnia riveste al momento il maggior vettore di Malpensa, dopo Alitalia, sia per il numero di passeggeri che per voli.